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Cultura | 21 marzo 2022, 13:27

"Mi chiamano Manon": proseguono gli incontri al Carlo Felice con gli studenti

Il primo grande personaggio pucciniano protagonista dopo il successo del primo incontro dedicato ad Anna Bolena

"Mi chiamano Manon": proseguono gli incontri al Carlo Felice con gli studenti

Manon Lescaut di Giacomo Puccini, Rigoletto di Giuseppe Verdi, Il turco in Italia di Gioachino Rossini: questi i prossimi appuntamenti in cartellone al Teatro Carlo Felice. Per ognuna delle opere, la collaborazione tra Fondazione Teatro Carlo Felice e l’Università degli studi di Genova ha previsto un incontro per gli studenti e per la cittadinanza, coordinati da Raffaele Mellace, Preside della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Genova, e che saranno tenuti da docenti dell’Ateneo che metteranno a disposizione degli ascoltatori le competenze e le conoscenze della ricerca più aggiornata.

Mercoledì 23 marzo, alle ore 17.45, si comincia con Mi chiamano Manon. Il primo, grande personaggio pucciniano, a cura di Ida Merello, docente di Letteratura e cultura francese e Davide Mingozzi, dottore di ricerca in Arti visive, performative e mediali. Seguono mercoledì 11 maggio alle ore 17.30 Quel vecchio maledivami... Incontro su Rigoletto e mercoledì 8 giugno alle ore 17.30 Ho da fare un dramma buffo, e non trovo l'argomento! Incontro su Il turco in Italia. Gli incontri si tengono nel I Foyer del Teatro Carlo Felice, e sono aperti a studenti e cittadini.

La conferenza di mercoledì 23 marzo prelude al debutto dell’allestimento di Manon Lescaut in programma al Teatro Carlo Felice da venerdì 25 marzo fino a domenica 3 aprile, con la direzione di Donato Renzetti e per la regia di Davide Livermore, ripresa da Alessandra Premoli. Amore e morte: in Manon Lescaut, il duello senza fine si consuma ancora una volta in uno spettacolo coloratissimo che ci trasporta sulle due sponde dell’Atlantico, all’inseguimento d’un personaggio sfuggente, fascinoso e fatale. Frutto d’un team di artisti che avrebbero rinnovato profondamente il paesaggio del melodramma, Manon Lescaut, in scena negli stessi giorni dell’ultima opera del patriarca Verdi, porta l’opera italiana nella modernità, tra riso, pianto e canto. E insieme annuncia il profilarsi all’orizzonte d’una promessa che sarà mantenuta in pieno: l’astro nascente di Giacomo Puccini, compositore dalla statura e dalla prospettiva cosmopolite, in grado di sposare il lirismo ad alto volo della tradizione italiana e le conquiste del più aggiornato teatro internazionale.

L’iniziativa intende offrire innanzitutto alle generazioni più giovani l’occasione di godere con piena consapevolezza della straordinaria bellezza di un patrimonio artistico che può arricchire significativamente l’esistenza, da giovani e per tutta la vita adulta. Si sviluppa in parallelo il progetto Studenti all’Opera, promosso quest’anno dalla Fondazione Teatro Carlo Felice con il supporto di Iren, che permette agli studenti della scuole di Genova di ogni ordine e grado di beneficiare di un abbonamento gratuito a Teatro, fino a esaurimento posti.

Redazione

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