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Sanità | 21 marzo 2022, 11:01

Galliera la denuncia dei sindacati: "600 lavoratori a casa, mentre gli altri pagheranno di tasca propria il disavanzo dei fondi contrattuali"

Vannucci, Uil Fpl: "Subito un tavolo regionale per un doveroso stanziamento di risorse"

Galliera la denuncia dei sindacati: "600 lavoratori a casa, mentre gli altri pagheranno di tasca propria il disavanzo dei fondi contrattuali"

Si avvicina la fine dello stato di emergenza, il prossimo 31 marzo, ma tra i lavoratori della Sanità cresce la preoccupazione per i licenziamenti.

Tra le maggiori criticità, secondo la denuncia dei sindacati, sembra emergere quella dell'ospedale Galliera dove 600 persone tra personale medico, infermieristico e socio sanitario rischia di non veder rinnovato il proprio contratto.

Per questo la Uil Fpl Aziendale ha indetto un'assemblea del personale per il prossimo 24 marzo a partire dalle ore 7 e fino a fine lavori nell'Aula Magna dell'ospedale.

Un incontro per fare il punto della situazione su questa e altre criticità, come spiegano Marco Vannucci, segretario territoriale Uil Fpl Genova, e Marco Deidda, segretario organizzativo Uil Fpl Galliera: "Per riuscire a garantire i servizi ai cittadini, occorre mantenere adeguati livelli occupazionali del personale che oggi lavora in corsia e del quale non è assolutamente possibile fare a meno". 

Nella lotta alla pandemia, sottolineano ancora i sindacati, sono stati compiuti enormi sforzi visto l'aumento dello straordinario e delle indennità per particolari condizioni di lavoro che ha comportato finanziamenti dal relativo fondo contrattuale.

Anche nel 2021, per fronteggiare l'ondata Covid, si sono verificati aumenti eccezionali delle indennità da riconoscere, in particolare per lavoro festivo, notturno e di malattie infettive.

Questa condizione, senza l'indispensabile incremento del Fondo Contrattuale, come successo con il decreto Cura Italia nel 2020, ha portato a una spesa di 600mila euro, che ha portato a un importante disavanzo.

Disavanzo che senza un adeguato intervento esterno dovrà essere risanato dai lavoratori stessi.

"Dopo aver contrastato l’emergenza con competenza, professionalità e altissimo senso di responsabilità, mettendo a rischio perfino la propria salute, come dimostra l’altissima percentuale di contagi tra gli operatori sanitari - prosegue Vannucci - sarebbero gli stessi lavoratori definiti eroi a dover pagare di tasca propria il disavanzo, attingendo dalle risorse economiche del Fondo art. 81 e rinunciando alla quota di Produttività Collettiva, circostanza inaccettabile che non può essere tollerata. Infatti la mancata distribuzione della Produttività Collettiva, sommata al piano di rientro imposto dall'Amministrazione porterebbe, negli operatori maggiormente esposti, ad una perdita quantificabile in 1600/1800 euro all’anno". 

La Uil Fpl Genova chiede un tavolo regionale per un piano di intervento da parte delle istituzioni competenti che possa prevedere uno stanziamento eccezionale di risorse utili all’incremento del fondo contrattuale in modo da evitare che siano gli stessi lavoratori che hanno lottato contro il Covid-19 a doversi fare carico del disavanzo.

Redazione

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