Poste nella bufera, i disservizi non si riescono più a contare. I marassini sono sulle barricate. Il ‘Civ nel Cuore di Marassi’ ha segnalato i disservizi subiti da residenti e commercianti in forma ufficiale.
La presidente Roberta Toscano ha informato di aver segnalato agli uffici competenti la situazione di grave disservizio in cui si trovano e che lamentano quotidianamente residenti e commercianti di zona, in relazione alla consegna della posta ordinaria con ritardi, errori di consegna, mancati recapiti.
“Speriamo di avere un riscontro a breve - scriveva Toscano il 29 marzo - per poter risolvere la situazione nel minore tempo possibile. Se anche voi volete fare una segnalazione, la mail è questa: servizio.clienti@posteitaliane.it”.
Nella lettera si elencano le problematiche tra cui recapiti in vie non corrette e buste recapitate con grave ritardo. Le vie interessate sono quelle di corso De Stefanis, via Tortosa, via Casata Centurione, via Bertuccioni e le vie limitrofe. Alcuni hanno pensato di rivolgersi anche ai carabinieri di zona, ma prima si è tentato segnalando agli uffici la situazione, per cercare una soluzione risolutiva al problema. La risposta c’è stata.
“Dagli uffici hanno promesso di prendere in carico la questione”. I problemi, tuttavia sono all’ordine del giorno. Su Facebook sono ampiamente testimoniati, non solo dai commercianti, ma anche dai residenti. Qualcuno si è persino recato di persona alle Poste per lamentarsi; altri hanno effettuato oltre quattro segnalazioni, con una risposta scritta che risuona irrisoria: “A noi risulta che il servizio venga svolto regolarmente”.
C’è chi racconta di lettere abbandonate nei portoni dei palazzi da diverso tempo, intestate a persone non residenti nel condominio e con indirizzi palesemente diversi, pur trattandosi di vie limitrofe. E purtroppo tra queste finiscono comunicazioni da enti pubblici come l’Inps, l’Enel, Iren, indicazioni di raccomandate non consegnate.
Tra i commenti a questa situazione incredibile qualcuno tenta una giustificazione. “C’è una moltitudine di corrispondenza che non può essere messa nelle cassette postali in quanto priva di interno, scala ecc. o dove il cognome non corrisponde a quello scritto sulla buca delle lettere. Quindi la colpa non è solamente di Poste Italiane”. Di fatto proprio ieri, l’ennesima segnalazione approda all’ufficio Postale di piazzale Marassi 11. Riguarda: “Il postino della zona via Bertuccioni e dintorni che lascia le buste sopra le cassette della posta e ogni destinatario se le deve guardare tutte - si legge sul gruppo ‘Sei di Marassi ...se’ - per non parlare delle Raccomandate: viene lasciato avviso anche se sei a casa e di conseguenza devi recarti da loro per ritirarla e ci stai ore per la loro lentezza e disorganizzazione”.
Già perché nonostante sia finito lo stato di emergenza Covid, in quell’ufficio postale si entra uno alla volta, eppure il locale è grande, ma si resta in coda, all’esterno, anziani e non, con il sole o sotto la pioggia. Le persone sono esasperate e si sentono perse in giro, soprattutto gli esercenti. Tra gli esasperati l’idea attualmente più diffusa e più frequente, di cui si riflette, è quella di lanciare una petizione alle istituzioni per ottenere quanto dovuto di diritto.