Trasformare un luogo spesso dimenticato in un simbolo di aggregazione, incontro e bellezza: questo è l’obiettivo della prima edizione di “CeniAMO in Piazza?”, l’iniziativa che animerà piazza Pallavicini sabato 14 giugno dalle ore 19 in poi.
L’evento, gratuito e alcol-free, prende ispirazione dalle cene condivise del centro storico e punta a creare un momento di festa, aperto a tutti i cittadini del quartiere – e non solo. “È il primo esperimento che facciamo e nasce dalla volontà di mettere insieme le varie anime del territorio: il comitato di quartiere, la Croce Rosa, la parrocchia e l’associazione commercianti”, racconta un membro del Comitato Rivarolo. “Vogliamo far vivere la piazza in modo nuovo, più umano, accogliente, costruendo senso di appartenenza”.
Piazza Pallavicini, recentemente ristrutturata ma spesso congestionata dal traffico e teatro di situazioni problematiche per la sicurezza, si prepara a essere vestita a festa per una sera. “Non è solo una piazza dove si passa o si litiga per un parcheggio. Può tornare ad essere un luogo di incontro, dove ci si conosce e ci si riconosce”, prosegue l’organizzatore.
Il progetto, accolto con entusiasmo anche dal Municipio, vuole stimolare la partecipazione di tutte le comunità presenti nel quartiere, dalle famiglie ecuadoriane a quelle ucraine, coinvolgendo chi lavora nell’insegnamento dell’italiano per stranieri e figure di mediazione culturale già attive sul territorio. “Il nostro sogno è che questo momento diventi un’occasione per interagire, non solo convivere fianco a fianco”.
Non si tratta solo di portare una cena da casa e condividerla: sarà allestita una vera tavolata con tovaglie, centrotavola realizzati a mano da volontarie e cura per ogni dettaglio. Nessuna prenotazione necessaria: chi arriva, trova posto. “Abbiamo scelto di fare le cose con stile, per mostrare che anche un piccolo evento può essere curato con amore. È il nostro modo di dire che, nonostante i cantieri, i disagi e il degrado, meritiamo bellezza”.
E se la partecipazione sarà buona, non si esclude che l’iniziativa possa diventare un appuntamento fisso. “Vedremo come andrà, è un esperimento”.
In caso di pioggia, l’evento sarà annullato, ma l’entusiasmo di chi lo ha organizzato è già un primo, importante segnale.