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| 07 maggio 2022, 15:10

433 persone coinvolte nella maxi truffa "romantica": l'associazione Codici avvia un'azione collettiva per tutelare le vittime

Nei giorni scorsi l'operazione dei carabinieri che ha sgominato un'organizzazione criminale internazionale in grado di riciclare importanti somme di denaro ricavate illecitamente da truffe online

433 persone coinvolte nella maxi truffa "romantica": l'associazione Codici avvia un'azione collettiva per tutelare le vittime

L’associazione Codici ha deciso di avviare un’azione collettiva per tutelare 433 persone che sono rimaste coinvolte nella maxi truffa "romantica" sgominata dal comando provinciale dei carabinieri di Savona.

Il Centro per i diritti del cittadino, associazione di consumatori ed utenti che è impegnata ad affermare, promuovere e tutelare i diritti dei cittadini, con particolare riferimento alle persone più indifese ed emarginate, ha quindi deciso di aiutare i soggetti che sono stati truffati da un’organizzazione criminale internazionale in grado di riciclare importanti somme di denaro ricavate illecitamente da truffe online, perpetrate in diverse aree del territorio italiano, in Nigeria e in altri Paesi tra il 2019 e il 2021.

“Le truffe online sono sempre più numerose, varie e articolate – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ma quelle romantiche sono le più odiose. Le vittime spesso sono persone sole e psicologicamente fragili. I truffatori sfruttano questi punti per instaurare un rapporto, che si sviluppa solo sul web, e per farsi dare soldi. Fingono situazioni di difficoltà, non solo economica ma anche di salute, e, conquistata la fiducia della vittima, ne sfruttano la generosità per ottenere donazioni. Nel caso dell’operazione condotta dai Carabinieri, ai quali va il nostro plauso per la brillante azione, abbiamo numeri impressionanti. Non solo per le vittime, ma anche per il bottino, che si aggira sui 2 milioni di euro. Somme che devono essere restituite a chi è stato raggirato e questa è la ragione dell’azione che abbiamo deciso di intraprendere”.

Associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio internazionale di denaro sono stati i reati contestati a 19 persone di cittadinanza nigeriana, tra i 22 e i 42 anni oltre a dieci soggetti per i quali sono state emesse misure personali non custodiali.

L’operazione aveva visto impegnati oltre 100 militari del comando savonese, coadiuvati dai comandi dei carabinieri delle provincie di Bolzano, Como, Milano, Mantova, Rovigo, Pistoia e Siena, dal 15° Nucleo Elicotteri e dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Villanova d’Albenga ed era arrivata al termine di una complessa indagine svolta dai carabinieri del nucleo investigativo.

L’indagine, che è stata avviata nell’estate 2020, si è sviluppata sia attraverso attività di tipo tradizionale, con osservazioni, controlli e pedinamenti, sia documentale e tecnica, con l’esplorazione dei rapporti finanziari utilizzati dagli indagati e l’acquisizione della relativa documentazione bancaria, con una conseguente analisi di oltre 14.000 transazioni finanziarie, che ha permesso l’individuazione delle movimentazioni illecite concernenti la ricezione di denaro provento di delitti (truffe on-line) da diversi paesi del mondo, la successiva sistematica dispersione in giroconti, prelievi in contanti, operazioni extra conto e web, rimesse attraverso money transfer nella provincia di Savona.

Secondo quanto sarebbe emerso allo stato attuale delle indagini, il denaro, proveniente prevalentemente da diverse varianti delle “truffe alla nigeriana”, in particolare quella “sentimentale” e quella “man in the middle”, era ricevuto dagli indagati attraverso contatti diretti tra gli scammer, operanti prevalentemente in Nigeria, e vari connazionali in Italia, soprattutto in questa provincia.

Sulla base degli elementi raccolti, per le forze dell'ordine era stato possibile affermare che erano stati cagionati danni patrimoniali di rilevante gravità (sino a oltre 200mila euro a persona), ai quali si devono aggiungere le importanti ripercussioni sotto il profilo psicologico dovute al sentimento di vergogna provato nel rendersi conto, infine, di essere state illuse e raggirate.

Sono state individuate 433 vittime della tipologia di truffa sopra descritta, residenti nelle province di Savona, Genova, Imperia, Milano, Bergamo, Lecco, Varese, Torino, Alessandria, Novara, Trento, Padova, Verona, Venezia, Bologna, Arezzo, Livorno, Roma, Teramo, Napoli, Foggia, Lecce, Cosenza, Catania e all’estero.

Codici ha avviato quindi un’azione collettiva per tutelare le vittime.

Per ricevere informazioni sull’iniziativa avviata o per richiedere assistenza legale è possibile contattare l’associazione al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

Luciano Parodi

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