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Attualità | 13 maggio 2022, 10:44

Dopo le alluvioni del 2019, in arrivo 7,2 milioni per i 21 Comuni colpiti

I fondi andranno a coprire parte dei costi dei lavori nell'area della Città Metropolitana di Genova

Dopo le alluvioni del 2019, in arrivo 7,2 milioni per i 21 Comuni colpiti

La proposta di piano dei lavori di messa in sicurezza del territorio della Città Metropolitana di Genova dopo l’emergenza maltempo del 2019 è stata presentata ieri pomeriggio nella sede di Anci Liguria. Il piano interventi diventerà effettivo, dopo l’approvazione, da venerdì 20 maggio. Sono 21 i comuni interessati, che riceveranno complessivamente la cifra di 7 milioni e 200 mila euro, destinati a coprire le priorità di livello 1, e garantire l’autonoma sistemazione delle persone che, a causa del maltempo e dei suoi effetti, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Tali sostegni erano stati sospesi e lasciati senza copertura, ma le risorse saranno nuovamente a disposizione e verranno erogate con valore retroattivo.  

Dopo gli interventi di somma urgenza messi in campo subito dopo l’ondata di maltempo, che aveva fatto registrare livelli record di precipitazioni, colpendo soprattutto il savonese, il ponente genovese e parti dell’imperiese, abbiamo portato all’attenzione dei sindaci della Città metropolitana le proposte che, nei prossimi giorni, verranno formalizzate in un decreto del Commissario delegato per l'emergenza maltempo 2019 e presentate al Dipartimento nazionale di Protezione civile – commentano il presidente della Regione Liguria e commissario delegato per l'emergenza maltempo 2019 assieme all’assessore alla Protezione civile e Difesa del suolo della Regione Liguria – Si tratta di un piano frutto dell’ascolto e della condivisione con i territori, che copre la totalità degli interventi di priorità 1 segnalati dai Comuni per i rispettivi territori, grazie anche alla prima tranche da circa 1 milione di euro che copre 7 interventi in altrettanti comuni sempre della Città Metropolitana di Genova, in fase di approvazione al Dipartimento nazionale. L’assemblea dei sindaci – concludono – ha approvato la proposta presentata, esprimendo soddisfazione. Nei prossimi giorni si procederà a comunicare la lista degli interventi al Dipartimento nazionale per l’approvazione”.

I 21 comuni della Città metropolitana di Genova interessati e che riceveranno i fondi per le opere di messa in sicurezza sono: Borzonasca (Ricostruzione completa di tombini), Camogli (sistemazione di reti chiodate su porzioni di falesia sottostante l'abitato di San Rocco lungo la parete rocciosa della costa di Camogli, collegate direttamente agli interventi già realizzati di consolidamento e bonifica idrogeologica), Campo Ligure (Sistemazione e consolidamento versanti, adeguamento viabilità, regimazione acque superficiali), Carasco (realizzazione di un cordolo su pali per il consolidamento della carreggiata stradale in località Razeto), Casarza Ligure (Ripristino delle strutture divelte, asportazione dei detriti e risagomatura dell'alveo del torrente Petronio), Cicagna (Rifacimento tombinatura su via Scagnelli), Cogoleto (Intervento di consolidamento della scarpata con realizzazione di muro di sostegno palificato in località Sant'Anna Lerca), Leivi (regimazione acque piovane provenienti dalla scarpata a monte, realizzazione cunetta stradale e canalizzazione a valle di via dei caduti in località Ca' Peo), Masone (sistemazione del versante in via Valle Stura), Mele (interventi di palificazione a valle con cordolo della sede stradale in località Camogino), Moneglia (Sistemazione lato a monte di un affluente del torrente San Lorenzo, con opere strutturali per il consolidamento della tombinatura e della strada), Orero (Messa in sicurezza della scarpata a monte della strada comunale Pian Dei Ratti - Costa di Soglio in località Soglio), Rossiglione (sottomurazioni degli argini nel tratto plateato del torrente Berlino), Rovegno (Rifacimento delle reti di scarico interrate e ripristino del manto stradale in piazza "Caduti di Rovegno"), San Colombano Certenoli (realizzazione di muri su micropali e ancoraggi con tiranti, drenaggi e regimazione acque nell'abitato di Vignale), Sant’Olcese (Ripristino del cedimento a valle della sede stradale via Fagioni), Serra Riccò (Rifacimento della scarpata stradale con opere in calcestruzzo e palificazione, regimazione delle acque superficiali in. frazione San Cipriano), Sestri Levante (Completamento ripascimento strutturale in località Renà), Sori (Realizzazione di micropali, cordolo e rinforzo con reti armate su strada comunale pedonale), Tribogna (Formazione di cordolo su micropali, barriera di sicurezza, regimazione acque in località cassanesi) e Vobbia (rimozione del materiale accumulato nell'alveo del rio Cascè).

Soddisfatti gli amministratori dei vari comuni presenti, fisicamente e online, anche se restano ancora tanti gli interventi da portare avanti. È il caso del Comune di Rossiglione, che è stato duramente colpito dal maltempo e che sta ancora lavorando per mettere in sicurezza e assicurare la manutenzione delle aree interessate. Al Comune spetterebbero, secondo quanto letto, circa 700 mila euro. Commenta Katia Piccardo, sindaca del comune della Valle Stura: “Un altro colpo a segno nella nostra lotta contro il dissesto idrogeologico! Un’altra richiesta, per le messe in sicurezza del territorio a seguito della devastante alluvione 2019, è stata accolta da Regione Liguria nella proposta di ripartizione avanzata al Dipartimento di Protezione civile nazionale e porterà altri 700.000 euro sui fronti più fragili del territorio (a cominciare da un ulteriore lotto di rimozione platee e rinforzo argini lungo il torrente Berlino). Rossiglione è stato colpito da alluvioni disastrose negli ultimi anni, raggiungendo il triste record europeo con i 740,6 mm di pioggia caduti in dodici ore. Questi fondi danno un po’ di respiro, non sono solo per gli interventi di emergenza ma serviranno anche per prevenire e programmare i lavori. La visione di lungo periodo è fondamentale in un territorio come il nostro, e intervenendo preventivamente si possono certamente risparmiare risorse rispetto a quando si lavora a disastro accaduto. Restiamo in attesa di sapere come andrà per i fondi relativi allo stato di emergenza del 2021, abbiamo ricevuto poco più di un terzo degli importi che effettivamente sono necessari”.

Chiara Orsetti

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