"Come sempre bisogna aspettare che si verifichino delle situazioni gravi per accorgersi dei problemi della sicurezza genovese e ligure. È sufficiente scorrere a ritroso le notizie sul web per trovare le reiterate denunce del SIAP rispetto all’esigenza di riorganizzare in modo efficace la presenza delle forze dell’ordine nei nosocomi genovesi più delicati e anche nel Tigullio". Lo scrive il segretario del Siap Roberto Traverso.
"Dopo il grave caso consumato in questi giorni presso l’ospedale Galliera ecco che parte immediatamente la richiesta della presenza h24 delle forze dell’ordine e mi riferisco all’accorato appello del Primario Paolo Cremonesi oppure al grido d’allarme lanciato da parte delle organizzazioni sindacali di categoria che tutelano il personale ospedaliero.
Penso che a tal proposito occorra fare qualche osservazione partendo dalla più amara, ovvero che per quanto riguarda il tema sicurezza anche sull’argomento 'posti fissi negli ospedali' a Genova la politica, in campagna elettorale, non ha speso nemmeno una parola e adesso tutto d’un tratto ecco che ci si accorge che 'l’acqua bagna…'.
Dopo di che, sul fronte delle risorse umane a disposizione della Polizia di Stato a Genova e in Liguria, bisogna essere molto realistici e dire con chiarezza, a chi evidentemente non se ne è ancora accorto, che in generale i nostri organici sono insufficienti e sarebbe un'utopia poter trovare il personale per garantire un turno continuativo H24 per i posti fissi presso gli ospedali.
Detto questo e vista dunque la grave situazione dei nostri organici occorre precisare su quale tipo di presenza professionale debba essere messa a presidiare h24 un ospedale come il Galliera oppure il San Martino o perché no quello di Villa Scassi in un momento delicatissimo aggravato dalla pandemia covid 19 (anche se ormai non ne parla quasi più nessuno).
Dico questo perché la presenza della Polizia di Stato in questi presidi di sicurezza interforze (ricordo che anche la Polizia Locale contribuisce a far supporto alla Questura) deve essere principalmente finalizzata a garantire, grazie alle specifiche competenze di polizia giudiziaria dei poliziotti, il dovuto flusso informativo verso l’autorità giudiziaria competente, al fine di valutare, applicando il codice di procedura penale, i casi sanitari in entrata negli ospedali al fine di definire se i traumi e le lesioni riportate dai pazienti, oppure, se le cause dei casi più gravi o addirittura mortali possano essere le conseguenze di fatti o atti delittuosi.
Pertanto la fondamentale presenza della Polizia di Stato negli ospedali deve essere ben calibrata in base alle specifiche competenze ed alle risorse a disposizione. Una professionalità specifica che dovrebbe essere fattivamente coadiuvata ed integrata per esempio dal personale della Polizia Locale e per quanto riguarda la sicurezza delle strutture ospedaliere, dal personale della vigilanza privata, che potrebbe essere maggiormente gratificato professionalmente attraverso assunzioni mirate e basate su protocolli prefettizi coordinati con la Polizia di Stato attraverso il Questore coinvolgendo appunto gli istituti di vigilanza privata. (Accordi necessari per tutelare la professionalità gli operatori della vigilanza privata).
In conclusione rimarchiamo ancora una volta il fatto che di fronte a casi violenti che alimentano paura e disagio, facendo crescere la richiesta di aiuto sociale, ci vuole coordinamento e organizzazione e non improvvisazione utopistica.
Sono anni che il SIAP chiede alle istituzioni ed alla politica uno sforzo per un fattivo coordinamento sulla sicurezza genovese e ligure e ci auguriamo che arrivi un segnale concreto dalla Regione Liguria includendo i quattro Questori delle province nel tavolo sulla sicurezza modificando il disegno di legge regionale che prevede l’istituzione del tavolo sulla sicurezza regionale.
Anche su questo argomento il Siap ha chiesto un incontro al Prefetto di Genova".
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