Con una senza pubblicata ieri, arriva un altro (ennesimo) colpo di scena sul futuro e il destino del nuovo Ospedale Galliera, che vede nuovamente una battuta d'arresto: il Consiglio di Stato ha, così, accolto in parte il ricorso presentato da Italia Nostra con il supporto del 'movimento Per Carignano', annullando di fatto una clausola del provvedimento di salvaguardia che riguarda le aree e le costruzioni attorno all’ospedale storico monumentale, che era già stato dichiarato di interesse culturale.
I prossimi passi attualmente sono da definire, ma seguiranno le decisioni della Soprintendenza e che, a seconda dell'esito, potrebbero portare alla necessità di una revisione del progetto stesso.
Inoltre, secondo il Codice dei Beni culturali, il vincolo indiretto consente di imporre prescrizioni volte a preservare l'integrità e il decoro degli immobili vincolati e del loro contesto. Tuttavia, nella documentazione della Soprintendenza non erano stati forniti chiarimenti sufficienti sul perché queste regole dovessero valere solo per le costruzioni con destinazioni d’uso diverse da quella sanitaria.
A contestare il decreto era stata Italia Nostra, che aveva presentato ricorso prima al Tar Liguria, che lo aveva respinto, e poi al Consiglio di Stato, assistita dagli avvocati Mario Alberto Quaglia, Lorenzo Barabino e Rosa Pellerano. Il Consiglio ha ritenuto "parzialmente fondato" l'appello e ha accolto due dei cinque motivi indicati dall'associazione.
In particolare, i giudici hanno rilevato una carenza di motivazioni e un’inadeguata istruttoria nella scelta di non applicare le stesse prescrizioni anche al nuovo edificio ospedaliero. Le norme contestate impongono infatti, per le nuove costruzioni che modificano la destinazione d’uso originaria, di rispettare le caratteristiche tipologiche e stilistiche storiche per non compromettere l’equilibrio dell’intero contesto monumentale. Una misura da cui il nuovo Galliera era stato esentato, senza spiegazioni sufficienti.
"Esprimo soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato che riconosce la bontà della battaglia condotta dal movimento indipendente per Carignano fin dal 2009 e poi sostenuta anche da Italia Nostra", così afferma in una nota Mattia Crucioli, il Capogruppo gruppo consiliare Uniti per la Costituzione e candidato sindaco.
La sentenza "evidenzia ancora una volta come le amministrazioni si caratterizzino per una grave sordità alle esigenze dei territori e come la cittadinanza,non rappresentata nelle istituzioni, debba rivolgersi alla magistratura per vedere riconosciute le proprie istanze: per la seconda volta in meno di 4 anni annulla il decreto di vincolo indiretto nella parte in cui non forniva adeguata tutela al decoro dello storico complesso ospedaliero e stabilisce che“eventuali interventi edilizi che comportino variazioni rispetto alla destinazione d’uso storica (sanitaria) dovranno tenere conto delle caratteristiche tipologiche e stilistiche storicizzate dall’attuale contesto”, prosegue.
Mi unisco quindi alla richiesta dei movimento indipendente per Carignano che chiede la messa a disposizione dei posti letto nel padiglione C, riallestito durante l’emergenza covid, e di essere finalmente ascoltato per addivenire ad una soluzione concertata che tuteli sia la salute sia il patrimonio storico e ambientale", conclude nella nota.