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Politica | 19 luglio 2022, 16:24

Minori non accompagnati, l'assessore Rosso: "Sono 376 a Genova, è emergenza"

Oggi è stato convocato un tavolo con prefetto e questore. Il consiglio ha approvato un ordine del giorno che impegna la giunta a limitare l'arrivo dei minori. Bocciata la richiesta della minoranza di impegnarsi per l'istituzione dello Ius Scholae

L'ostello della gioventù dove venivano ospitati alcuni minori non accompagnati

L'ostello della gioventù dove venivano ospitati alcuni minori non accompagnati

E' emergenza minori non accompagnati a Genova. Lo ha detto senza troppi giri di parole Lorenza Rosso, assessore ai servizi sociali del Comune di Genova rispondendo alle interrogazioni presentate questo pomeriggio a Tursi dai consiglieri Tiziana Notarnicola, capogruppo di Vince Genova e Si Mohammed Kaabour del Partito Democratico.

Del tema si è discusso ampiamente nelle ultime settimane, a seguito soprattutto di alcuni episodi di violenza nei centri di accoglienza, l'ultimo in passo dell'Acquidotto, dove una ventina di giovani si sono resi protagonisti di una rissa che ha causato danni alla struttura. A questo proposito l'assessore Rosso e il collega Sergio Gambino, assessore alla sicurezza, hanno convocato un tavolo per questo pomeriggio a cui parteciperanno prefetto, questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il presidente del tribunale dei minorenni, il procuratore, Anci, Alisa e i rappresentanti delle comunità che ospitano i migranti. Il comune chiede un supporto agli enti, “che – spiega l'assessore Rosso – devono operare insieme al Comune per non arrivare alla situazione attuale”.

I numeri sulla presenza dei minori li snocciola l'assessore nella replica ai due consiglieri.

Dal 2017 siamo passati da 339 minori stranieri a 441 nel 2021 e solo nel 2022 341. - ha spiegato - Dal 2015 un decreto legislativo ha posto le basi per rivisitare la problematica sui vari territori comunali. Lo scorso 20 gennaio abbiamo approvato una delibera che ha impostato il percorso per avviare un tavolo competente con le associazioni del terzo settore al fine di individuare analisi delle variabili di costo, delibere che hanno portato le rette da 45 a 73 euro, con la differenza pagata dal Comune, rivedere le procedure di accreditamento e attivare in fase di sperimentazione l'aumento della retta giornaliera a 75 euro”.

A oggi sono 376 i minori non accompagnati a Genova. “183 – spiega l'assessore – si trovano nei posti per minori stranieri non accompagnati, 178 in strutture di accoglienza di emergenza a totale carico comune, 15 legati a condizioni fragilità in comunità assistenziali educative per minori, dieci in strutture del ministero di giustizia per la messa alla prova in istituti penali minorili per atti di violenza”. A questi si aggiungono 88 neo maggiorenni: “una delle nostre richieste è quella di occuparci dei minori da 18 a 21 anni, perché il tribunale per i minorenni ritiene che dobbiamo portare avanti noi questo percorso, su questo sono d'accordo”. L'assessore ha quindi fatto sapere che il Comune ha richiesto 50 posti per neo maggiorenni a fronte dei minori non accompagnati in arrivo nell'ultimo periodo. “Quelli che arrivano dichiarano di avere 17 anni e troppe verifiche non si fanno”.

L'assessore ha infine rivendicato il lavoro svolto finora dal Comune: “I percorsi avviati avevano portato a percorsi importanti e risolutivi”.

La replica di Lorenza Rosso non ha soddisfatto il consigliere Pd Kaabour, che ai microfoni de La Voce di Genova dichiara: “Ho chiesto all'assessore Rosso di definire meglio il piano che ha in mente per intervenire sulla situazione. Ho ricevuto una risposta non esaustiva, nel senso che ha risposto che ci sarà un incontro al quale partecipano vari rappresentanti istituzionali. Bene, seppur a mio avviso ne mancano alcuni, per esempio dei dirigenti dei cpa, così come a mio avviso anche le comunità migranti possano essere coinvolte per costruire una risposta condivisa e comune. Ho cercato di ribadire che parliamo di minori che soffrono delle stesse mancanze, seppur hanno vulnerabilità diverse rispetto ai coetanei di origine italiana, perché Genova è una città in cui i giovanissimi sono trattati da minoranza e quindi hanno pochi spazi adeguati per evitare gli scontri o gli atteggiamenti fuori dalla legge di alcuni dei ragazzi. Ho dato il mio apporto oggi e do la mia disponibilità a dare una mano all'assessore stesso, visto che mi occupo di inclusione sociale. Credo che in una comunità che ha bisogno di giovani, questa possa essere un'opportunità se la persona è inserita in un percorso che gli dà la possibilità di mettere a valore le competenze e le aspirazioni”.

Intanto, oggi il consiglio ha approvato un ordine del giorno fuori sacco sul tema dei minori non accompagnati, presentato dalla Lega, che impegna sindaco e giunta a richiedere “un immediato intervento del Ministro dell'Interno e del Prefetto di Genova affinché pongano in essere tutte le azioni necessarie per limitare l'arrivo di questi minori e per migliorare la collocazione di quelli già presenti nel territorio comunale all'interno delle strutture affidatarie”.

Il consiglio impegna inoltre sindaco e giunta “a richiedere maggiori controlli alle autorità competenti circa le strutture ospitanti e a effettuare le più opportune verifiche, anche di concerto con i municipi, circa le attività che vengono fatte svolgere ai minori all'interno delle strutture riceventi anche ai fini dei dovuti controlli”.

Sempre in tema di minori stranieri, il consiglio ha però bocciato l'altro ordine del giorno fuori sacco, presentato dalla minoranza, che richiedeva l'impegno di sindaco e giunta “ad attivarsi istituendo un tavolo con Anci al fine di poter redigere un documento che condivida i contenuti dello 'Ius Scholae' e dimostrare che Genova è una città solidale e accogliente che apre la cittadinanza a minori stranieri, aiutando così l'iter in parlamento per la nuova legge 'Ius Scholae'".

Francesco Li Noce


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