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Attualità | 03 agosto 2022, 10:41

I tatuaggi: la “griffe” dell’anima

Ecco come riconoscere i simboli e dare loro un significato

I tatuaggi: la “griffe” dell’anima

È ormai chiaro:  questa è l’estate della “scrittura sul corpo”, e da qualche settimana, pare che, per una strana coincidenza, quasi tutti quelli che incontriamo (soprattutto sulle spiagge), o che vediamo fotografati sui giornali (calciatori e non), siano appena  usciti, freschi freschi, da uno studio di tatuaggi. Ma solo pochi conoscono l’interessantissima  storia, ed  il vero significato (soprattutto quello inconscio)  di questi “segni sulla pelle”. E voi?

Siete sicuri di sapere perché vi siete appena tatuati quella farfalla sulla spalla sinistra, quel fiorellino sul  fianco  destro, o quel dragone sul petto? Seguitemi …e non solo lo saprete presto, ..ma sarete anche in grado di  “interpretare”  i tatuaggi degli altri, siano essi gli amici della porta accanto o i  personaggi più famosi del momento! 

E allora iniziamo dal nome: deriva dal polinesiano ta-tau, che significa colpire, marcare, e l’odierna parola fu importata in Europa nel 1769  dal capitano  Cook, che rimase incantato dagli splendidi disegni, presenti  sul corpo delle popolazioni locali, ed al  ritorno dalla scoperta di Tahiti, e la  trascrisse come “tattow”, da cui il moderno “tattoo”, e l’italiano tatuaggio. 

La storia del tatuaggio inizia  però molti secoli prima ,  dai primordi della nascita dell’uomo…  i Fenici, ad esempio, tracciavano sul loro corpo linee,  che chiamavano “segni di Dio”…e addirittura Erodoto racconta che i Traci consideravano l’esser tatuati segno di nobiltà, e il non esserlo, di ignobiltà!  

Chi era tatuato, quindi, apparteneva ad un gruppo privilegiato , ad una “casta”… Ma tempi duri per i tatuaggi (e per i tatuati) arrivarono con i dettami della raffinatissima Roma di Cesare e Cicerone, che li declassarono al ruolo di semplice “marchio”,  riservato a schiavi e malfattori…

Perché  un ribaltamento così radicale?

Pare che la “colpa”  possa essere attribuita  all’avvento di tessuti ed abiti costosi (e  preziosi): sembra infatti probabile che i Patrizi romani (ma anche i  greci) avessero   sostituito il privilegio  del tatuaggio nobiliare dei Traci ,  con un altro simbolo di potere , non più  scritto sul corpo, ma indossato: la toga senatoriale! (Armani , Valentino e Versace non erano ancora nati)… E mentre i Romani cedevano al lusso (che ne decretò la fine), un altro popolo, i Britanni (il cui nome deriva da “brith”, che significa dipingere), continuava invece a tatuare i corpi con figure di ogni specie di animale, tanto da essere restio a vestirsi …per non coprire quei disegni …che avevano il duplice  scopo di spaventare i nemici in battaglia e di servire a loro da “amuleti”, in questo caso non indossati, ma dipinti addosso …così  da non poter essere mai perduti! (a differenza, ad esempio dei più famosi “corni o  cornetti” napoletani).

E arriviamo alla Cristianità:  era uso comune, per i primi fedeli, farsi tatuare il segno della croce, ma  Costantino (il primo imperatore Cristiano)  vietò tale pratica  con la motivazione (tratta dalla Bibbia)  che: “il corpo, rispecchiando l’immagine della bellezza di Dio, non deve essere macchiato da segni”. (Precedendo Vittorio Sgarbi, che, se non erro, “piantò” Elenoire Casalegno, seppur bellissima, perché tatuata!)

Tanto bastò per fare scomparire il tatuaggio “volontario “ in Europa per quasi mille anni… (a parte qualche eccezione, ad esempio fra i Crociati, ed in Italia nei monasteri intorno al Santuario di Loreto), ma non ne impedì, invece, l’uso, quale strumento di potere, da parte di sovrani e inquisitori, anche cattolici, che, dal medioevo all’età moderna,  hanno marchiato a fuoco migliaia di persone, senza certo preoccuparsi di recare offesa “all’immagine di Dio”!

Solo la scoperta del “nuovo mondo”, “riscattò” e riportò a nuova vita la “scrittura del corpo” in Europa, anche se in  un primo tempo (purtroppo), gli indigeni tatuati vennero usati come “fenomeni da baraccone “, ed esibiti nei salotti londinesi (come accadde al principe polinesiano Omai) ma anche  nei teatri e nei circhi…. ma ben presto la passione dei marinai (e dei membri delle varie esplorazioni)  per farsi dipingere la pelle, come “souvenir di viaggio”, esplose, divenne incontenibile  …e il successo del tatuaggio inarrestabile!

Un insperato aiuto alla diffusione del tatuaggio venne anche  dalla rivoluzione francese : molti cittadini si tatuarono  con   le mitiche  parole : “Liberté , Egalité , Fraternité”,  per non parlare del maresciallo Bernadotte che si  fece incidere  sul braccio un imperioso: “Morte al Re”.

Ma se nessuno oggi si sognerebbe di esporre i corpi abbondantemente tatuati di Cannavaro e Materazzi in un circo  ……(a meno che non sia il Circo Massimo a Roma!),  lo si deve ad innovatrici come Lady Randolph Churchill (madre di Winston, che, agli inizi del 1900, osò tatuarsi un piccolo serpente intorno al polso (salvo poi coprirlo con un bracciale, fabbricato  ad hoc,  in alcune occasioni ufficiali), ma anche al Principe di Galles, divenuto poi Re Edoardo VII, che esibiva un drago sul dorso della mano! E che dire di Lady Ellen Terry, che mostrava, con grande orgoglio, l’immagine di Shakespeare tatuata sul cuore …(battendo d’anticipo Maradona con il suo “Che”) o della regina Olga di Grecia, che esibiva: “marinaresche ancore azzurre sugli avambracci” ….fino ad arrivare , in tempi molto più recenti, ad icone come Joan Baez, passando per geni quali Gauguin e Baudelaire, entrambi grandi amanti della Polinesia e dei tatuaggi!

Per restare in Italia, parliamo di Re Vittorio Emanuele II, che interpretò il tatuaggio in modo personalissimo: infatti faceva incastonare (dal suo orafo personale) dei diamanti nell’unghia del suo alluce, per poi farne dono (dopo un anno) alle sue amanti! (e pare che l’abbia fatto per ben quindici volte…)

Oggi il tatuaggio è considerato (dai più)  uno status symbol, un po’ come la toga di Cicerone,  (è una moda che decreta l’ingresso nella schiera dei “personaggi da copertina”),  da esibire  con orgoglio, o celare per momenti speciali ...I tatuaggi possono avere riferimenti “tribali” (linee e punti), etnici (fiori o animali) sentimentali (col nome dell’amata o dei figli), o mistici (croci o immagini sacre). Ma quali sono le immagini  più comunemente tatuate, e quale è il loro significato? 

La lista delle più “gettonate” è ovviamente diversa per le donne rispetto agli uomini… iniziamo da quelle di solito più utilizzate dal “gentil sesso” (ma le interpretazioni valgono anche per i “ Lui”) :

Farfalla = volontà di cambiamento ( da bruco legato alla terra a creatura alata ) ( Elena Santarelli )

Fiori ( di ogni genere, esclusa la rosa  ) =  fragilità , ma anche allegria (  anche se di breve durata, i fiori sono il simbolo della bellezza e della grazia )

Rosa = sensualità e passione insieme  ( bellezza nel colore e nel profumo , ma anche spine) 

Delfino ( o pesci in genere ) =  carattere un po’ irrequieto , ansioso ( il delfino rappresenta il ritmo della vita , la forza vitale , è anche un talismano contro il malocchio)

Albero  = desiderio di maternità ( simbolo di crescita , fecondità )

Cervo o cerbiatto =  astuzia , agilità ( il cervo è il simbolo del fuoco vivo e del sole )

Luna = molta femminilità , carattere mutevole (in riferimento alle fasi lunari) ( Costantino ! )

Sole =  allegria , ma anche carattere un po’ mascolino ( simbolo di grande energia)

Serpente ( e similari ) = voglia di cambiamento ( il serpente è simbolo di trasformazione , come la farfalla , ma anche di grande  passione) 

Medusa = carattere pauroso (la medusa suscita terrore , ma , si  ritiene , allontani le disgrazie) 

Orsetti e cuccioli in genere  = desiderio di giocare , ma anche pigrizia infantile (simboli : il miele ed il letargo) 

Tribali ( linee e punti , ad esempio bracciali o anelli ) = grande insicurezza , desiderio di appartenenza ad un “gruppo” ( Michelle Hunziker, ma anche molti calciatori e attori e attrici)  

Corona =  saggezza e sicurezza di sé ( segno e simbolo di magia e di potere , ma anche di tradizione)  ( Simona Ventura , che ha un mix di varie tipologie , indice di personalità poliedrica) 

Stella = persona molto idealista ( luce spirituale , a cinque punte indica magia , a sei l’equilibrio fra i poli )  

Fiocchi e fiocchetti  =  grande insicurezza ( il nodo dovrebbe “legare “ la persona amata , ma spesso accade il contrario ! ) ( Anna Laura Ribas)  

Cuori e cuoricini = inclassificabili ! ( Anna Laura Ribas , Simona Ventura nel fondo schiena fra due ali ) 

Per “Lui”:

Drago =  desiderio di armonia  ( il drago è costituito da un serpente , legato alla terra ,e quindi al corpo , e da un uccello , legato al cielo, e quindi allo spirito , e simboleggia il principio yin-yang )

Falco =  grande voglia di viaggiare …e cacciare ! ( simbolo di sguardo attento e libertà di spirito ) 

Cavallo = attitudine al comando ( simbolo di libertà e agilità )

Grifone = spirito vendicativo ( tronco di leone con testa a ali d’aquila , custode di tesori , sacro ad Atena )

Lupo o visi di “pellerossa”  =  grande emotività , istinto primordiale ( animale dello sciamano ) ( Materazzi )

Ragno =  sognatore ( grande tessitore del destino )

 

Sirena = voglia di sedurre ( simbolo di sensualità e desiderio )

 

Tartaruga = fedeltà ( attaccamento alla terra ) 

Cavallo alato ( o ali in genere ) =  creatività  ( Pegaso è un  simbolo selvaggio , indomito) ( Simona Ventura …sul  fondo schiena , ai lati di un cuore e Daniele Interrante  sulle scapole , a lato della lettera D ) 

Unicorno = mitezza  ( animale magico simbolo di saggezza e tradizione, ma anche di benevolenza , buona volontà) 

Vipera = voglia di vivere ( simbolo del piacere , della grazia manierata ) 

Simboli religiosi ( compresi visi di Santi ) = carattere violento e irascibile  (addirittura   secondo Lombroso e il De Blasio : “ chi si orna di simboli religiosi  è  un insicuro e un violento” ) ( singolare che Fabiano del “grande fratello” ,  che ha manifestato segni di  aggressività  , abbia tatuato l’immagine di Padre Pio sul braccio ) 

Nodi = nevrosi , insicurezza , sfortuna ( gli antichi romani si proteggevano contro la sfortuna indossando vesti assolutamente prive di nodi ,e legavano gli abiti solo con “fibule” , strumenti che non creano una catena continua ) ( forse nessuno ha avvisato i Savoia ! ) 

Date e nomi di persone amate ( in qualsiasi lingua siano scritte , ideogrammi cinesi o altro) =  ricerca di sicurezza e conferme ( in questo caso il meccanismo è la ricerca di uno “scheletro esterno difensivo “ che possa difendere e proteggere il legame con il partner  e le persone amate ) ( Cannavaro , ma anche Materazzi e Eros Ramazzotti )

Tribali = vale quanto detto per le donne  

Freccia ( o frecce ) =  infantilismo ( la rappresentazione di armi è simbolo della necessità di un “sostegno psichico” ) ( mi sembra essere sul braccio di Vieri , insieme a “tribali” )  

Ma se l’analisi  dei  simboli ,delle immagini , dei nomi o delle date “impresse “ sul nostro corpo esprime un linguaggio ben preciso  , come abbiamo visto ….anche la loro posizione  è altrettanto indicativa ( secondo alcuni studiosi ) : in generale chi ha deciso di tatuarsi sulla parte destra del corpo ( o ha il maggior numero di tatuaggi a destra ), ha un carattere vivace e proiettato nel futuro ed ha solitamente, rapporti armoniosi con il prossimo …chi invece ha privilegiato la parte sinistra, tende ad essere più fragile e legato al passato ! Ma analizziamo in dettaglio le varie  zone del corpo :

Fianchi = sessualità vivace , carattere coraggioso

Natiche = malizia , tendenza a qualche bugia di troppo

Inguine = sicurezza di sé 

Coscia destra = fedeltà

Coscia sinistra = gelosia 

Zona centrale del petto = instabilità emotiva 

Lato sinistro del petto = pigrizia 

Lato destro del petto = carattere vulcanico

Addome  ( sinistra ) = grande avidità 

Addome ( destra) =  puntualità , laboriosità

Capezzolo = infedeltà 

Ombelico =  carattere allegro e fortunato 

Fronte = carattere collerico

Nuca  = avarizia 

Collo =  tendenza a sperperare il denaro 

Adesso  interpretando i loro tatuaggi (se ne hanno) o quelli di personaggi famosi (a partire dai calciatori vincitori del mondiale), e per decidere, ben  sapendo che state per usare uno “strumento di comunicazione non verbale”, (che darà agli altri un “mare” di informazioni su di voi), se, e dove fare….  (o non fare) …un tatuaggio!

 

Isabella De Martini, Docente di Psicologia Medica

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