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Regione | 06 agosto 2022, 18:00

Cassinelli: “Calenda con Letta? Un’armata Brancaleone”

Il senatore di Forza Italia analizza la situazione politica e sulla ricandidatura: “Se c’è necessità io ci sono”

Cassinelli: “Calenda con Letta? Un’armata Brancaleone”

Il senatore di Forza Italia Roberto Cassinelli fa il punto sugli schieramenti che si stanno formando in queste settimane in vista delle elezioni politiche fissate per il prossimo 25 settembre. Tra nuove alleanze e vecchi rancori il senatori fa il punto anche sulle possibili ripercussioni che potrebbero esserci anche nella nostra regione. 

Quella del centrodestra è la coalizione più compatta secondo lei? 

“Direi di sì, forse è l’unica che ha le idee chiare. A sinistra con le ultime novità di ieri con Calenda che ha fatto un’inversione a u con quello che aveva detto fino a qualche ora fa ha fatto un accordo per ottenere qualche seggio in più. Insomma una vera armata Brancaleone”.

Come la vede questa alleanza tra Pd e Azione? Un avvicinamento di Calenda alla sinistra o viceversa?

“Direi che Azione si sposta verso sinistra per diversi motivi: numerici, di peso, di influenza, di struttura. Mi sembra che su tantissime cose le posizioni di Calenda e del Pd saranno difficilmente conciliabili. Mi chiedo come faranno a fare un programma unitario. Uno spettacolo triste”.

Nella coalizione di centrodestra c’è ancora un escluso: Giovanni Toti. Si può ricucire lo strappo che c’è stato? 

“Non saprei, non seguo questa vicenda da vicino. Toti ha detto di voler rimanere in Liguria, credo che si possano trovare delle soluzioni per includere anche lui”.

Secondo lei ci saranno delle ripercussioni a livello regionale?

“Non credo, il fatto che Toti voglia rimanere in Liguria consolida la maggioranza di centrodestra in Liguria. Sarebbe un errore mettere a rischio una maggioranza di questo tipo. L’auspicio è che si possa trovare un’intesa sui contenuti anche con Toti”.

Quali sono le “proposte bandiera” di Forza Italia? 

“I temi centrali per Forza Italia sono quelli che ormai rimangono inascoltati da tanti anni, vale a dire la riforma fiscale: in Italia c’è un sistema fiscale complesso e troppo pressante. Il fatto di non aumentare il carico fiscale ai cittadini, un altro tema importante è quello della tutela della casa, soprattutto la prima casa che per tante famiglie è il frutto di anni di sacrifici e di lavoro. Altrettanto importante è il tema dell’impresa: noi guardiamo con grande attenzione alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai commercianti e a tutti quelle che le mattine alzano la saracinesca del loro negozio e che non hanno aiuti di alcun tipo. Loro vanno difesi perché rappresentano il tessuto economico del Paese, sono quelli che hanno sempre pagato le tasse ma non hanno mai avuto sostegno da parte dello Stato. Poi c’è un’attenzione ai più deboli, ai disabili, a persone che hanno malattie che impegno le famiglie oltremodo. Tra i grandi temi c’è quello della giustizia: sappiamo che la giustizia civile è troppo lenta in Italia e secondo le stime costa un paio di punti del Pil. Bisogna rinforzare le strutture in modo che i cittadini possano avere una giustizia con tempi ragionevoli. Siamo molto sensibili, soprattutto come Forza Italia Liguria, al tema delle infrastrutture: Genova, la Liguria e tutto il Paese hanno un deficit strutturale enorme e su questo bisogna investire rapidamente. Scuola ed istruzione sono state per troppi anni trascurate, credo si debbe investire su questo perché è meglio dare un futuro ai nostri giovani attraverso la scuola piuttosto che sussidi a pioggia”.

Per quanto riguarda la riforma dello Stato diversi suoi alleati parla di svolta al presidenzialismo e al semipresidenzialismo alla francese, qual è la posizione del partito?

“È un tema che sicuramente andrà affrontato. Il sistema italiano inizia a mostrare i segni perché il sistema bicamerale è stato pensato nell’immediato dopoguerra. Dobbiamo immaginare un sistema più snello. Sono tante le soluzioni che si possono mettere in essere. I tempi della politica a cui siamo abituati noi non vanno più bene con il ritmo frenetico della vita moderna: le decisioni vanno prese in tempi rapidi con la possibilità di agire direttamente e il nostro sistema sul nostro fronte è molto farraginoso, funziona se non abusando dello strumento del decreto legge che dovrebbe essere utilizzato solo in casi particolari ma è diventato la norma del nostro sistema perché nessuno segue l’iter parlamentare”.

Immagino stiate lavorando per le candidature, lei si ricandiderà?

“Come sempre sono a disposizione del mio partito, deciderà il presidente Berlusconi. Se c’è necessità io ci sono, sono in Forza Italia dalla prima ora, dal 1993, senza mai esitazioni e tentennamenti”.

Marco Garibaldi


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