/ Municipio Levante

Municipio Levante | 19 agosto 2022, 14:09

Bando di gara per Villa Gentile, la replica di Serena Finocchio alle dichiarazioni del Comune

La consigliera del municipio Levante: "Chi deve vigilare sul rispetto di ciò che è scritto a bando"?

Bando di gara per Villa Gentile, la replica di Serena Finocchio alle dichiarazioni del Comune

Dopo le dichiarazioni dell’Assessore Bianchi in merito alla chiusura di Villa Gentile e all’assegnazione dell’impianto sportivo tramite bando di gara, la consigliera municipale del Municipio Levante Serena Finocchio ha deciso di replicare con un post su Facebook, ponendo alcune domande al Comune.

Villa Gentile, via al bando per l’assegnazione temporanea dell’impianto sportivo con annesso il parco pubblico; la comunità avrà dei benefici con la nuova gestione? Iniziamo questo questo articolo con un punto di domanda, perché la gestione ultra decennale uscente, dell’impianto sportivo di Villa Gentile, ha lasciato dietro di se più dubbi che certezze”. E prosegue: “Ma facciamo il punto (non tratterò la parte sportiva perché non di mia competenza).

- Il parco pubblico annesso all’impianto vive in uno stato di totale  abbandono (nel vecchio bando a carico del gestore vi era anche la manutenzione ordinaria e straordinaria), i giochi per bambini sono stati finanziati dalla comunità di cittadini (dopo 3 anni di peripezie burocratiche)  assieme alla chiesa SS Annunziata di Sturla nella figura di Don Valentino Porcile.

- Negli anni dal concessionario sono state abbattute le reti divisorie tra parte sportiva e pare pubblica per facilitare la “corsa campestre” (cosa non prevista assolutamente dal  bando). Ciò ha innescato situazioni di rischio sia per gli atleti sia per i bambini che molto spesso “esondano” in campo durante i loro giochi. 

- Sono stati abbattuti degli alberi e non sono stati mai più sostituti (nonostante l’obbligo a bando).

- L’orario del giardino pubblico negli anni non è mai stato rispettato, nel senso che il concessionario non ha mai aperto ne nei fine settimana, ne nelle giornate di festa, mantenendo l’apertura annessa esclusivamente a ciò che riguardava la parte sportiva.


Il punto di tutto ciò, dopo anni di richieste inascoltate (di pugno mio ho presentato 10 atti pubblici tra mozioni e interrogazioni) non è l’apertura semplice dei medesimi giardini ma sono le condizioni in cui questi si presentino al momento dell’apertura al pubblico. Io pretendo che vengano rispettati tutti i criteri di sicurezza!" E conclude: 

"Chi deve controllare? Chi deve vigilare sul rispetto di ciò che è scritto a bando?

Chi sono questi controllori? Che cosa deve presentare il controllato?

Resto fortemente perplessa e indignata che Sturla ad oggi non abbia ancora un vero giardino pubblico!

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium