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Politica | 19 settembre 2022, 13:00

Elezioni politiche, l'attacco di Conte a Meloni: "Risoluzione su Orban dimostra che sia inadatta a governare"

L'ex presidente del Consiglio è arrivato a Genova per il suo tour elettorale e rispondendo alle domande dei cronisti ha ribadito come la votazione in parlamento europeo da parte di Fratelli d'Italia non rispecchi l'idea di democrazia

Elezioni politiche, l'attacco di Conte a Meloni: "Risoluzione su Orban dimostra che sia inadatta a governare"

Giuseppe Conte è arrivato a Genova questa mattina per il suo tour elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.

Durante la visita al mercato in piazza Palermo, l'ex presidente del Consiglio ha prima salutato residenti e commercianti per poi fermarsi a parlare con alcuni cronisti.

A pochi giorni dal voto, il traguardo per il MoVimento 5Stelle e Conte appare chiaro: "Aspiriamo al sostegno dei cittadini, al sostegno. Questo ci dà forza e determinazione, noi ci mettiamo il coraggio. Loro ci danno la forza per combattere le nostre battaglie e raggiungere gli obiettivi programmatici che stiamo indicando in questa campagna elettorale. Attendiamo adesso le valutazioni dei cittadini ma siamo fiduciosi perché c’è tanto un rinnovato interesse ed entusiasmo".

Poi una bordata a Letta che ha indicato nel voto di domenica una possibile Brexit italiana. Così Conte specifica: "Il fatto che Enrico Letta si sia reso conto che quella impostazione che lui aveva dato alla campagna elettorale sulla polarizzazione di un voto utile, dividendo e spaccando il paese in due, vi ricordate rosso e nero, il fatto che invece abbia compreso che il voto deve essere giusto, come diciamo noi, ci fa piacere. Il voto giusto vuol dire scegliere sulla base degli obiettivi politici e delle indicazioni specifiche che le forze politiche danno. Noi riteniamo di essere dalla parte giusta".

Ma, a proposito di una eventuale vittoria di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia, Conte è ancora più deciso: "C’è un fatto nuovo e l’ho detto. Ho ritenuto sbagliato quando si è tentato di distribuire patenti e legittimazione democratica a una forza politica come quella di Fratelli d’Italia che comunque è nel Parlamento da anni. Però il fatto nuovo è il voto del parlamento europeo dove Fratelli d’Italia e la Lega hanno votato a favore della svolta autoritaria e liberale di Orban e tra l’altro stanno confermando questo sostegno. La loro unica argomentazione è che Orban è stato votato, anche di recente. Però questo, attenzione, è un equivoco che dobbiamo respingere, lo dico fortemente e chiaramente. Anche Putin è stato sempre votato con largo consenso ma nessuno dice che Putin ha fatto bene a questa svolta autoritaria, autarchica degli ultimi anni e ha fatto bene a fare un’aggressione militare come quella in Ucraina. Il fatto che ci siano state delle elezioni in Ungheria non significa che le riforme, da ultimo realizzate negli ultimi anni, non siano illiberali, autarchica. Se questa è l’idea di democrazia della Meloni io dico che è inidonea a governare".

 

Per quanto riguarda le alleanze con il centro sinistra a livello locale, Conte ha voluto ribadire come gli impegni presi con i cittadini saranno onorati: "Nelle amministrazioni dove siamo in coalizione, in particolare con il Pd, sono impegni che abbiamo preso con i cittadini, Quando ci siamo presentati alle Amministrative corrispondenti, noi non mettiamo in discussione impegni presi coi cittadini. 

Per quanto riguarda la prospettiva di una collaborazione con questo Pd e con questi vertici, sapete come la penso, non c’è prospettiva".

Le linee programmatiche del Movimento si concentrano su transizione ecologica e riforma del lavoro: "Programmaticamente proponiamo una visione di Paese, al di là di misure specifiche, che è costruita sulla lotta ai cambiamenti climatici perché è una necessità e non più una scelta rimessa alle singole forze. Vogliamo una vera transizione ecologica costruita dal basso dove, ad esempio, una proposta fortissima è quella di realizzare comunità energetiche, rendere tutti i cittadini autoproduttori di energia elettrica con risparmio, taglio delle emissioni, e in più dei costi della bolletta fino al 40%.

Un altro pilastro della nostra azione è la giustizia sociale: una politica che non opera una redistribuzione lungimirante, accorta, intelligente, della ricchezza è l’ascia che la ricchezza si è detenuta in un sistema come il nostro in mano di pochi privilegiati che sfrecciano con i jet privati e inquinano e se ne fregano di tutto il resto. Ecco, questo non è un paese in cui vogliamo vivere. Vogliamo vivere in un paese in cui ci sono sistemi di protezione sociale giusti che non favoriscano una visione assistenzialistica della comunità nazionale, ma sicuramente offrano a chi è in difficoltà, e può capitare a chiunque, un sostegno da parte dello Stato per rimettersi in carreggiata. Vogliamo migliorare le politiche attive del lavoro, vogliamo migliorare il mercato del lavoro. Non vogliamo lo sfruttamento della manodopera con buste paga da due lire, vogliamo lo stop ai tirocini gratuiti, e via discorrendo. Ecco questi sono i pilastri del nostro programma".

 

Non è mancata una battuta sulla gronda: “La gronda è un progetto che si trascina da decenni. E come spesso accade, oggi ho letto una dichiarazione del presiedete di Confindustria, lui stesso ammette che è un progetto un po’ vecchio che rischia di essere più utile. Noi siamo favorevoli al primo lotto, non al secondo, quello che va poi a trapanare le gallerie di Bolzaneto e di Voltri".

Poi un fuoriprogramma.

Raggiunto da Stefano Corti de Le Iene, Conte ha intonato Bella Ciao commentando così le polemiche degli ultimi giorni che hanno seguito il rifiuto di Laura Pausini a cantare Bella Ciao durante una trasmissione in onda sulla televisione spagnola.

 

 

 

 

Francesco Li Noce e Isabella Rizzitano


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