Polemiche dopo la battuta sugli ebrei, l'opposizione contro l’assessore Rosso: “Se ne vada”

Le parole dell’assessore ai servizi sociali Lorenza Rosso al convegno organizzato dalla Comunità Ebraica hanno scatenato un terremoto politico.

“Sai perché gli ebrei hanno un naso grande? Perché l'aria è gratis”, queste le parole della Rosso pronunciate ieri al termine del suo intervento istituzionale in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. 

I gruppi di opposizione in consiglio comunale hanno richiesto le dimissioni immediate dell’assessore: 

“Non è accettabile che una rappresentante del governo della città usi toni irrisori (anche se ha premesso di aver ascoltato le parole poi riferite da un “amico ebreo”, quasi a volersi coprire le spalle dalle accuse di antisemitismo) nei confronti di una comunità civile e religiosa, utilizzando stereotipi che fanno ripensare alla più bieca propaganda antisemita - si legge in una nota dei gruppi Partito Democratico, Genova Civica, Lista Rosso Verde e Movimento 5 Stelle - Né è accettabile che si parli di ciò che accomuna la città alla comunità ebraica: tutte le realtà genovesi sono la città, nel suo complesso. E ne costituiscono la ricchezza, al di là dell’ignorante propaganda del localismo ad ogni costo e dell’identità autocostruita a suon di folklore.

Esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità ebraica tutta. Nel contempo chiediamo all’Assessora Lorenza Rosso di rassegnare le dimissioni. Non è evidentemente all’altezza di rappresentare le genovesi e i genovesi”.

Le critiche alle dichiarazioni dell’assessore Rosso arrivano anche dal consigliere regionale Luca Garibaldi (Pd):

“Una storiella antisemita, intrisa di tutti gli stereotipi della propaganda nazista e fascista, nel gelo imbarazzato dei presenti nella Sinagoga. Un episodio inaccettabile e offensivo nei confronti della comunità ebraica, a cui va la mia solidarietà, e di tutta la città di Genova. L’assessore Rosso chieda scusa e si dimetta, perché ha dimostrato di non essere all’altezza di rappresentare la comunità di Genova”.

Il consigliere regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa) definisce l’episodio agghiacciante:

“Un gesto semplicemente inaccettabile. Chi ha responsabilità istituzionali non può non portare con sé la consapevolezza e l’importanza dei propri gesti e delle proprie parole. Chi ha responsabilità istituzionali dovrebbe ricordarsi che rappresenta tutte/i le cittadine e i cittadini. Il buonsenso richiederebbe una presa di coscienza del grave gesto compiuto e la formalizzazione di un atto (quello delle dimissione immediate) che, a questo punto, pare tanto necessario quanto dovuto. Ricordiamo, peraltro, che la Rossi era delegata per l’occasione del Sindaco Bucci. Auspichiamo una ferma condanna da parte della maggioranza. Ferma condanna che, nell’immediato, le opposizioni tutte non faranno mancare”.