Lista Sansa e Linea Condivisa hanno chiesto che le Commissioni regionali Antimafia e Ambiente si occupino subito dei lavori per il porto di Rapallo e del progetto per quello di Cogoleto.
“Come diciamo da anni le coste liguri sono state già rovinate da centinaia di chilometri di moli, spesso costruiti e lasciati vuoti, con enormi e inutili investimenti anche pubblici – spiegano Sansa e Pastorino -. Non solo, come ha sempre ricordato la pm antimafia Anna Canepa, il business dei porticcioli rischia di favorire le infiltrazioni della criminalità organizzata”.
La Liguria ha già il record italiano di un posto barca ogni 47 abitanti. Altro cemento rischia di deturpare ancora le coste con un danno all'ambiente e all'economia della prima industria della regione: il turismo.
“In particolare abbiamo chiesto di occuparci di Rapallo per sapere perché, dopo un'inchiesta molto delicata che si occupata dello scalo, i lavori da decine di milioni siano stati affidati senza appalto – spiegano i due consiglieri regionali -. A Cogoleto siamo allarmati dal punto di vista ambientale perché il porto dovrebbe ospitare i rifiuti tossici della Stoppani su un fondale a prateria di posidonia, pianta protetta dall'UE e la cui importanza vitale per la salute del Mediterraneo è stata evidenziata nel Simposio Internazionale UNEP RAC-SPA che si sta svolgendo in questi giorni a Genova”.
“Inoltre notizie di stampa hanno fornito elementi da approfondire subito sulle società interessate al progetto – aggiungono Sansa e Pastorino - e non si capisce come mai il Comune di Cogoleto, ancora prima dell'approvazione del progetto, si sia presentato in Regione con i soggetti delle stesse società, come ha confermato rispondendo ad un'interrogazione l'assessore Giampedrone”.
Tutti questi elementi, secondo i consiglieri Ferruccio Sansa e Gianni Pastorino, richiedono immediati chiarimenti e audizioni presso le Commissioni Antimafia e Ambiente della Regione.