In tanti oggi dalle 17 si sono riuniti in piazza De Ferrari per chiedere giustizia dopo la morte di Mahsa Amini, 22 anni, morta dopo esser stata arrestata e aggredita dalla polizia morale vigente in Iran.
La manifestazione ha raggiunto diverse capitali e città europee, tra queste anche Genova per denunciare il numero crescente di morti in Iran. La polizia morale iraniana infatti, in vigore dal 2005, è composta da pattuglie di polizia che girano in furgone e arrestano ingiustamente donne che, secondo i poliziotti, hanno un abbigliamento non consono alle leggi islamiche. Gli arresti spesso degenerano in abusi verbali e fisici nei confronti di donne, ragazze e anche bambine a partire dall'età di 9 anni.
Tante le donne e gli uomini iraniani che hanno deciso di manifestare anche a Genova.
“Abbiamo deciso con un gruppo di giovani studenti e studentesse di manifestare e far conoscere la storia di Mahsa Amini - dice una donna iraniana che preferisce restare anonima per non subire ripercussioni in patria - In Iran sono stata arrestata diverse volte per motivi banali: perché uscivo a fare la spesa e il mio vestito, secondo la polizia, non era adeguato. Per noi è diventato impossibile vivere là. Conosco molte persone che vendono qualsiasi loro bene per poter scappare e cercare di vivere un po’ meglio altrove”.















