“Nessun genovese può dimenticare la terribile alluvione che tra il 9 e il 10 ottobre 2014 ha colpito Genova, causando la morte di una persona e devastando la città con le esondazioni di diversi torrenti tra cui il Bisagno e il Fereggiano”.
Esordisce così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel giorno dell’anniversario dell’alluvione che, otto anni fa, ha colpito Genova e che è costata la vita ad Antonio Campanella, ex infermiere di 57 anni morto per l’esondazione del Bisagno.
Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre la pioggia incessante (in 24 ore saranno circa 395 i millimetri d’acqua caduti sul genovesato) provocano l’esondazione di diversi corsi d’acqua tra cui il Bisagno, appunto, e il Fereggiano.
Quasi tutti i quartieri della città sono interessati dalle esondazioni e dagli allagamenti, soprattutto quelli della bassa e media Val Bisagno: Molassana, Staglieno, Marassi, Quezzi, San Fruttuoso.
L’acqua raggiunge la stazione di Brignole e si infila alla Foce e in alcune parti del Centro Storico.
L’esondazione spacca in due Genova e mentre gli allagamenti si estendono anche a Nervi, Apparizione e Sturla. Disagi anche a Bolzaneto, Rivarolo, Sampiedarena e nel ponente cittadino. In totale, i comuni colpiti dagli allagamenti sono stati 43.
Poco dopo la mezzanotte del 10 ottobre, il primo torrente a esondare è lo Sturla, allagando le strade e trascinando diverse auto in sosta.
Intorno a mezzanotte e mezza è la zona di Brignole a finire sott’acqua mentre il fango arriva a raggiungere la parte bassa di via XX Settembre.
Poco prima dell’una, i Vigili del Fuoco recuperano il corpo di Campanella, trovato nel tunnel che collega via Canevari a via XX Settembre.
I danni causati dall’alluvione ammontano a 250 milioni di euro, di cui 25 solo per Genova.
Nei giorni successivi, lo stabilizzarsi delle condizioni meteo porta la gente a scendere in strada per aiutare chi è stato colpito dall’esondazione: sono gli “angeli del fango”, un gruppo eterogeneo composto di giovani e meno giovani, immigrati, persone arrivate da tutta Italia che hanno ripulito la città dal fango.