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Innovazione | 24 ottobre 2022, 11:38

Phase Motion Control, negli spazi dell’ex Piaggio Aerospace nasce il nuovo centro di ricerca per il controllo dell’energia

I capannoni e gli hangar a pochi passi dall’aeroporto sono diventati la casa del Blue Gate

Phase Motion Control, negli spazi dell’ex Piaggio Aerospace nasce il nuovo centro di ricerca per il controllo dell’energia

Gli stabilimenti dell’ex Piaggio Aerospace sono diventati la casa il Blue Gate di Phase Motion Control che, all’interno del complesso industriale di fronte all’Aeroporto, sta realizzando il nuovo centro di sviluppo sul controllo dell’energia e del movimento.

Un centro all’avanguardia situato in un complesso dalla posizione strategica oggetto di una profonda ristrutturazione capace oggi di accogliere il centro di ricerca e produzione che si proietta nel futuro.

Due le sezioni della fabbrica, collegate tra loro:

. Una palazzina uffici e laboratori, con accesso su via Cibrario, e che si protende con un ponte di vetro che scavalca via Marsiglia verso i vecchi hangar.

. La parte fabbricazione, che si estende su vari fabbricati collegati, e utilizza anche i vecchi hangar per la produzione delle macchine più grandi che arrivano a vari metri di diametro.

La palazzina uffici del Blue Gate, originariamente una tetra costruzione degli anni ’70 rettangolare e uniforme, sarà estesa lateralmente con dei grandi bovindi a tutta altezza, che consentiranno la realizzazione di sale riunioni e uffici open space di grande luminosità.

A proposito, Marco Venturini, Ad di Phase, spiega: “Lo scopo del Blue Gate è quello di trasformare l’edificio dell’ex Piaggio Aerospace nella prima fabbrica e centro di ricerca per il controllo dell’energia. La nostra società si è specializzata nella gestione dell’energia tramite l’elettronica e tramite materiali speciali, oggi questo sta diventando veramente importante per la decarbonizzazione dell’economia.

La fabbrica verrà realizzata e ristrutturata in maniera da essere funzionale anche alla riqualificazione di tutta l’area. Nel dettaglio ecco cosa facciamo qui.

Ci sono varie sezioni: la parte più antica, che era un hangar dove si facevano gli aerei, è stata ristrutturata per prima realizzando una pavimentazione adatta a spostare grandi carichi su cuscini d’aria. Le porte sono state cambiate con grandissime vetrate, forse le più grandi d’Europa e molto tecnologiche; grazie alla curvatura dei vetri, infatti, sono autoportanti. Tutto l’ambiente è stato condizionato: caldo e freddo sono realizzati con pompe di calore perché qui non si brucia più niente. La palazzina uffici viene anch’essa ristrutturata togliendole un po’ quella forma rettangolare, aggiungendo vetrate andando a migliorare anche l’isolamento termico. Tra questa palazzina e l’hangar sarà realizzato un ponte di vetro che scavalca via Marsiglia e dentro questo ponte, dal lato hangar, sarà realizzata una sala circolare che servirà per le proiezioni, per incontrare i clienti ma anche come luogo in cui verrà installato il planetario che abbiamo donato all’Osservatorio Astronomico genovese e che sarà quindi aperto al pubblico e da loro gestito. 

Al piano terreno troveranno posto una serie di laboratori per lo sviluppo delle batterie che sono una parte fondamentale della decarbonizzazione. 

Inutile pensare di fare tanta energia con le rinnovabili se non c’è la capacità di immagazzinare l’energia da qualche parte.

Le rinnovabili sono condizionate dalla disponibilità di grandi quantità di batterie e l’azienda sta investendo ormai da anni in ricerca e sviluppo e produzione che sarà collocata in uno dei pezzi di questa fabbrica in ristrutturazione”.

La nuova struttura si svilupperà su diversi piani.

Il piano terreno, che ha numerosi accessi diretti all’esterno, è dedicato a R&D elettrochimica per lo sviluppo di batterie ad alta densità, ospita una camera a guanti, un'area a bassissima umidità e un laboratorio chimico destinato alla campionatura di nuove chimiche per batterie inizialmente allo stato solido.

Il primo piano è interamente dedicato agli uffici R&S elettronica di conversione, motori e attuatori, con un'importante capacità di calcolo per simulazioni termiche, meccaniche, magnetiche e fluidodinamiche.

Il secondo piano sarà allestita un' area pubblica, che si estenderà con il ponte di vetro sopra via Marsiglia: reception, area relax, sale riunioni, market e parte commerciale avranno qui le loro sedi mentre l’area pubblica, dove sarà allestita la sala proiezioni, sarà dotata di planetario, offerto da Phase all’Osservatorio Astronomico di Genova, parte dell’Università Popolare Sestrese, che ne gestirà le proiezioni pubbliche anche fuori orario di lavoro.

Dall’area relax si accederà al terrazzo, su cui si prevede di realizzare un campo di paddle, e alla palestra, in linea con la concezione di valorizzazione della creatività umana che è alla base di tutte le scienze.

Per quanto riguarda il vecchio hangar, lo stesso è in fase di trasformazione con l’eliminazione dell’amianto dal tetto mentre i vecchi portelloni sono stati già sostituiti da un’ardita vetrata di ben 600 metri quadrati senza alcun supporto.

Questo particolare allestimento è stato possibile grazie a un’opera ingegneristica unica in Europa con pannelli di vetro alti 9 metri e pesanti, ciascuno, oltre tre tonnellate.

I 6mila metri quadri del pavimento, dopo la demolizione, sono stati realizzati con la tecnologia post teso, cioè senza alcuna giunta per tutta l’estensione, così da consentire il trasporto di carichi pesanti su cuscino d’aria. Dopo un importante intervento di consolidamento, è stato montato un carro ponte da 40 T per il trasporto delle macchine di grandi dimensioni a cui l’impianto è destinato.

Il progetto di risistemazione dei capannoni ha portato ad avere grande attenzione anche dal punto di vista energetico: le vecchie caldaie sono state eliminate e tutti gli edifici sono stati riqualificati con isolamenti termici aumentati mentre l’impianto è condizionato con pompe di calore ad alta efficienza energetica.

L’energia necessaria al funzionamento è garantita da un impianto fotovoltaico integrato nei tetti, nelle pensiline e nelle ringhiere dei terrazzi per una potenza di 500kW.

Nella realizzazione delle facciate si è impiegato un innovativo rivestimento fotocatalitico, che impiega la luce solare per scindere gli ossidi di azoto e quindi purificare l’aria, cosa particolarmente utile in prossimità di un aeroporto.

L’ultimo corpo di fabbrica della vecchia Piaggio, la cui disponibilità è ancora oggetto di negoziazione, richiederà anch’esso una ristrutturazione profonda, e sarà destinato alla realizzazione della prima importante fabbrica di batterie per uso di storage energetico e aeronavale.

Redazione

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