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Politica | 10 gennaio 2023, 14:44

Indagine sul Capodanno Mediaset, il vicesindaco attacca i giornali: "Abbiamo dato mandato all'avvocatura di tutelare Comune e dirigenti"

"Siamo rammaricati per la narrazione unilaterale, arbitraria di fantasia che è stata fatta sui giornali"

Indagine sul Capodanno Mediaset, il vicesindaco attacca i giornali: "Abbiamo dato mandato all'avvocatura di tutelare Comune e dirigenti"

Il Comune di Genova ha dato mandato all'avvocatura di tutelarsi in seguito alla notizia dell'indagine aperta dalla Procura sul Capodanno Mediaset. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore al bilancio Pietro Piciocchi in seguito alle interrogazioni dei consiglieri comunali Fabio Ceraudo (M5S), Rita Bruzzone (Pd) e Ariel Dello Strologo (Genova Civica), che hanno interrogato la giunta sulla gestione dell'evento, in particolare il Capodanno trasmesso in diretta su Canale 5, su cui indaga la procura indaga per turbativa d'asta.

Siamo rammaricati, - ha detto Piciocchi - non per l'indagine perché anche esaminando gli atti, avendo studiato a fondo la pratica, mi sento di escludere profili di rilevanza penale. Siamo molto più rammaricati per la narrazione unilaterale, arbitraria di fantasia che è stata fatta sui giornali, narrazione che, avendo ascoltato le dichiarazioni dei consiglieri comunali sono state recepite pedissequamente, perché si parla di appalti spezzatino, di superamento di soglie, esattamente quello che è stato scritto dai quotidiani. Peccato che questo non coincida con gli atti a nostra evidenza, anche dell'indagine”.

Si è parlato di etica e morale, - continua Piciocchi - allora pongo lo stesso tema sulla divulgazione delle notizie su indagini in corso e manifesto la massima solidarietà nei confronti dei nostri dirigenti che si sono visti per giorni ingiustamente balzati alle cronache dei giornali, persone serie, applicate, che hanno sempre operato con grande senso di responsabilità, che si sono visti violati nei più elementari diritti costituzionali. Pongo la questione etica rispetto a questo metodo, rispetto al quale la politica ha il dovere di dissociarsi, e ne approfitto per dire che abbiamo dato mandato all'avvocatura per assumere le iniziative legali a tutela della reputazione dell'ente e dei nostri dirigenti che hanno sottoscritto gli atti”.

Piciocchi ha affermato che “tutto è gestito nella massima trasparenza, le determine di cui si parla sono tutte pubblicate sull'albo pretorio, sono atti pubblici che non hanno suscitato interesse fino al 3 gennaio, giorno in cui abbiamo appreso di questo accesso. Per sgomberare il campo dai dubbi, delle quattro determine solo una riguarda il capodanno Mediaset a favore di una società esclusivista di Mediaset, che si chiama 'Genetico Communication' per l'importo di 109mila 360 euro più iva”.

Era un appalto pacificamente sotto soglia, - continua - l'altra determina che si riferisce a 'Publitalia' riguarda l'attività pubblicistica (l'importo è di 136mila euro, ndr), la divulgazione degli spot in onda sulle reti Mediaset tra il 18 dicembre e il primo gennaio, non c'entra con il Capodanno. Rispetto all'evento Mediaset c'è una solo una determina. Ricordo che siamo in presenza di un soggetto esclusivista, non c'è ambito di mercato rispetto a un Capodanno che organizza Mediaset”.

Abbiamo altre due determine – conclude - che riguardano gli atti che non c'entrano niente, per le serate del 29 e del 30, eventi di grandissimo successo, tutti avete visto le piazze gremite, il Capodanno Mediaset ha portato in piazza 30mila persone, e ne approfitto per fare i complimenti a tutti coloro che hanno lavorato all'organizzazione di una piazza che è stata perfetta dal punto di vista dell'ordine, della disciplina e della sicurezza. C'è stato un pubblico di oltre 3 milioni sulle reti Mediaset con picchi superiori, cento camere di albergo occupate per sei giorni, le piazze gremite di persone, ritengo che sia stata una straordinaria operazione di marketing per la città che rivendichiamo pienamente e rispetto a cui ovviamente manifestiamo la massima disponibilità nei confronti dell'autorità giudiziaria, convinti che sia stato un procedimento trasparente e lineare che non configura nessuna ipotesi di illecito, né penale, né di carattere amministrativo. Dispiace che vi siano dei tentativi palesi di strumentalizzare l'indagine per screditare un'iniziativa che ha dato lustro alla città”.

Francesco Li Noce


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