“Un vero piacere poter avere il Sottosegretario Andrea Delmastro in Liguria oggi per una visita alle carceri di Genova, Marassi e Ponetedecimo, e Chiavari, ma soprattutto per continuare ad occuparci di una battaglia che da sempre ha contraddistinto Fratelli d’Italia la tutela della Polizia Penitenziaria e la modernizzazione delle carceri. Dopo le promesse in campagna elettorale oggi dimostriamo con i fatti che l’attenzione è alta ed è massima non a caso, come ha ricordato oggi il Sottosegretario, in una finanziaria davvero complessa abbiamo inserito mille nuovi agenti per potenziare il corpo”. Così commenta il commissario per la Liguria di Fratelli d’Italia l’On. Matteo Rosso che prosegue sottolineando come negli ultimi mesi la presenza del Governo in Liguria sia assidua “il mio compito è quello di portare i problemi della Liguria a Roma e trovare delle soluzioni, e quando possibile invitare ministri e sottosegretari sul territorio per parlare delle iniziative del Governo, ma soprattutto ascoltare le problematiche del territorio ed è per questo che negli ultimi mesi sono sempre più frequenti le visite di governo e sottogoverno nella nostra regione. Questo è quanto avevo promesso in campagna elettorale ed è ciò che faccio ogni giorno quando sono qui in Liguria, come oggi, o a Roma dove sarò domani”.
"Alla visita del Sottosegretario Delmastro sul nostro territorio stavamo lavorando da tempo - esordisce Stefano Balleari -fin dal primo giorno del suo insediamento al ministero della Giustizia, c'è stato un fitto scambio di documenti relativamente alla situazione delle carceri in Liguria e alle condizioni in cui sono costretti a lavorare gli agenti della Polizia Penitenziaria, - prosegue Balleari - criticità che stanno per essere superate grazie alla volontà del governo Meloni di: costruire nuovi padiglioni, nominare Direttori nei carceri di Spezia, Chiavari e Imperia a stretto giro, far espiare la pena ai detenuti nei propri Paesi d’origine e – soprattutto - ridare dignità ai Baschi Azzurri, dopo anni di lassismo da parte dei governi che ci hanno preceduto. Poi, la chiosa finale, Fratelli d'Italia non poteva più consentire a un Corpo come la Polizia Penitenziaria che oltre a combattere la criminalità ne anticipa le mosse, di essere carente in termini di numero e di dotazioni”.














