In merito alla mozione, presentata durante la seduta del Consiglio regionale di oggi dal consigliere Rossetti (PD), sulla possibilità di attivazione del Pris (Programma regionale di intervento strategico) per i cittadini coinvolti nella vicenda delle barriere fonoassorbenti sulle autostrade, l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone precisa quanto segue: “La richiesta della minoranza, così come è stata formulata, era irricevibile e dimostra anche una scarsa conoscenza di come funziona il Programma regionale di intervento strategico. Stando alle norme attuali, il Pris non è per nulla il mezzo adatto a venire incontro a chi, giustamente, segnala questo tipo di disagi. I Programmi Regionali di intervento strategico, infatti, sono tavoli di confronti e di concertazioni che hanno l'obiettivo di tutelare i cittadini che vivono, e le attività produttive che insistono, in immobili in posizione incompatibile con opere infrastrutturali strategiche di nuova di costruzione o per interventi di manutenzione straordinaria, non applicabili nel caso delle barriere fonoassorbenti”.
Per aiutare i cittadini che subiscono disagi legati a polveri e rumori, continua l’assessore, “è necessario un intervento normativo di livello statale, anche perché le norme e i programmi che regolano il rimontaggio delle barriere fonoassorbenti smantellate a seguito dell’inchiesta giudiziaria post crollo ponte Morandi riguardano esclusivamente il rapporto fra l’ente condecente, lo Stato, e i concessionari. Estendere a questa fattispecie l’utilizzo del Pris, che fra l’altro non ha potere coercitivo sugli enti coinvolti, ne snaturerebbe del tutto i contenuti, per di più con un serio rischio di impugnativa dello Stato nei confronti di un nuovo impianto normativo che metterebbe a rischio la validità stessa di tutto il Pris, uno strumento che invece va preservato e tutelato per la grande efficacia che ha saputo dimostrare nel tempo. Pensiamo ad esempio alla sua utilità in progetti e cantieri come Terzo Valico, Gronda, viadotto Gavette, per non parlare delle questioni legate all’ emergenza ponte Morandi, tutte situazioni affrontate con grande impegno dalla Giunta regionale e dalle strutture tecniche dell’assessorato alle Infrastrutture. La mozione presentata dalla minoranza – conclude l’assessore Giampedrone - è totalmente fuori tema: chiedere l’applicazione del Pris in questo contesto significa prendere in giro i cittadini e non conoscere minimamente le norme che lo regolano”.