Il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi ha ospitato oggi il convegno “5R: Responsabilità, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare” organizzato dall'associazione Ambiente Cultura: Energia al Quadrato con il patrocinio di Comune di Genova, AMIU Genova, Assoutenti e Adoc Liguria, e con il contributo dei saggi dell’assessore all'ambiente Matteo Campora.
“È una giornata partita dal basso, dalle associazioni, dai consumatori, da Amiu che vogliono essere protagonisti della rivoluzione sulla sostenibilità - dice l’assessore - Cinque R perché oltre alle quattro R conosciute abbiamo la R della responsabilità.
Ogni giorno, quando compiamo un gesto, dobbiamo essere responsabili. Dobbiamo essere responsabili quando facciamo la differenziata. La responsabilità è un elemento che qualifica un buon cittadino. Se tutti fossimo più responsabili forse saremmo in grado di vivere in una città più pulita, più sicura. Per fare questo penso sia necessario fare un’opera di divulgazione, la definirei quasi un’evangelizzazione ambientale”.
Una tavola rotonda moderata da Niccolò Delfino, psicologo del lavoro e direttore dell'ente di formazione Goa Consulting Srl.
Infatti oltre all’assessore hanno preso parte al convegno: il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, il presidente di Adoc Liguria Emanuele Guastavino, il responsabile nazionale Green e Blue Economy della Camera Forense Ambientale Roberto Spera, la presidente di Ambiente Cultura: Energia al Quadrato Maria Rosa D'Addario, il referente regionale per la Liguria di Plastic Free Claudio Canepa e il direttore dell'Istituto IAS-CNR Marco Faimali, che ci ha spiegato ai nostri microfoni:
“Mi è stato richiesto di farci riflettere nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Cercherò di far capire che siamo nell’antropocene, ci siamo accorti che abbiamo un impatto importante. Noi stiamo lavorando sull’inquinamento della plastica.
Oltre a queste R ne aggiungerei altre due: una è riprogettare il mercato della plastica dal punto di vista della gestione ma anche per quanto riguarda i polimeri, con lo studio di nuove plastiche. Poi c’è la R forse più difficile, dovremo fare delle rinunce”.














