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Attualità | 31 maggio 2023, 17:02

“No ai cassoni nel porto di Pra’”: e i comitati scrivono anche a Papa Francesco

Il Pontefice incontrerà il sindaco di Genova Marco Bucci il prossimo 7 giugno: riceverà la bandiera dell’Ocean Race. I cittadini: “Ma a Ponente non sta dimostrando alcun rispetto per l’ambiente”

“No ai cassoni nel porto di Pra’”: e i comitati scrivono anche a Papa Francesco

Il prossimo 7 giugno il sindaco di Genova, Marco Bucci, e la presidente dello Steering Committee di ‘The Ocean Race Genova The Grand Finale’, Evelina Christillin, saranno alla Città del Vaticano, per consegnare direttamente a Papa Francesco la bandiera dell’Ocean Race, con un messaggio all’insegna del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia degli oceani.

A spiegarlo, è la stessa Christillin: “Saremo dal Santo Padre in Vaticano a consegnare a Papa Francesco la bandiera dell’Ocean Race. Ci siamo guadagnati questa benedizione di sensibilità e di rispetto per l’ambiente. Quella dell’Ocean Race è una gara per tutti, uomini e donne, non c’è differenza di genere o razza. Non c’è religione, c’è solo l’amore per la vela”.

Questo annuncio non è passato inosservato a Ponente, specie tra quei comitati che sono in lotta per evitare che al Sesto Modulo del Porto di Pra’ venga installata la fabbrica dei cassoni della nuova diga foranea di Genova. Pure questo, indubbiamente, è un tema ambientale, e i comitati hanno così voluto scrivere una lettera al Papa, nel tentativo di renderlo edotto su quanto le questioni ambientali, per quel che riguarda Genova, siano anche ‘altro’ (e un ‘altro’ spesso non edificante), rispetto alla consegna di una bandiera.

“Carissimo Santo Padre - così comincia la missiva spedita a Roma nei giorni scorsi e firmata dal Coordinamento dei Comitati del Ponente di Genova (che raccoglie Pegli Bene Comune, Pegli Lido, Noi per Pra’, Comitato di Multedo, Comitato Val Varenna e Comitato Palmaro) - siamo un gruppo di cittadini del Ponente di Genova, città che Lei conosce bene e che ha avuto modo di visitare in occasione della Sua visita pastorale del 27 maggio 2017. Sappiamo che il sindaco di Genova, Marco Bucci, verrà da Lei per parlare di rispetto dell’ambiente e sostenibilità. Temi centrali per il nostro pianeta - intrecciati alla salute umana - che Lei ha magistralmente tratteggiato nella Sua enciclica ‘Laudato si’. In questi mesi, come cittadine e cittadini del Ponente di Genova, stiamo affrontando una dura battaglia per impedire che il nostro territorio ospiti un impianto per la fabbricazione di cassoni in calcestruzzo per la nuova diga portuale della città e un impianto di lavorazione di materiali vari. Un cantiere destinato a produrre fumi, inquinamento acustico, traffico e cemento, ai danni del benessere del nostro territorio. Il primo sostenitore di questo progetto, che nulla ha a che fare con la salvaguardia dell’ambiente, è proprio il sindaco Bucci, il quale vorrebbe anche realizzare ulteriori riempimenti portuali in un’area già pesantemente gravata da attività industriali, portuali e logistiche gravemente inquinanti”.

I comitati fanno appello a Francesco: “Confidiamo in Lei e nel Suo impegno disinteressato a favore dei più deboli, perché faccia capire al sindaco Bucci che la vera ricchezza non riempie il portafoglio. La vera ricchezza è quella che ti fa alzare al mattino con il cuore puro di chi sa di aver fatto il bene, per se stesso e per gli altri, senza prevaricare su nessuno, tanto meno sull’ambiente e sui cittadini. Lo inviti ad ascoltare il ‘Cantico delle Creature’. Chissà che, attraverso la Sua gentile intercessione, il sindaco Bucci non torni sui suoi passi, scoprendo che l’equilibrio tra uomo e natura è la precondizione di tutto: della fratellanza, del rispetto dell’ambiente, dell’umiltà. Dell’amore. Come ha detto Lei, Carissimo Santo Padre, ‘ogni danno arrecato all’ambiente è un danno arrecato all’umanità’. Con ogni migliore augurio per la Sua salute”.

L’ipotesi residuale, come spiegato dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, durante la seduta monotematica del Consiglio Municipale del VII Ponente a Voltri, è quella di quindici cassoni a Pra’, di dimensioni piccole e senza la costruzione della piattaforma. Ma il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha auspicato invece che nessun cassone venga fatto a Pra’ e che tutta la produzione sia spostata a Vado, che è anche la soluzione più caldeggiata dal Municipio VII Ponente. Ancora nulla, però, è scritto nero su bianco, ed è per questo che la battaglia dei comitati non si ferma e, in questa ultima puntata, è arrivata sino alle stanze del Vaticano

Alberto Bruzzone

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