Terminal Traghetti ancora chiuso: ferme trenta attività commerciali e sale la protesta

Doveva riaprire entro la fine dell’anno, ma per i negozianti e i lavoratori del Terminal Traghetti sarà, con tutta probabilità, un Natale amaro. In seguito all’incendio divampato lo scorso 31 ottobre, che ha interessato il locale tecnico in cui è situato il sistema di controllo dell’impianto di refrigerazione del supermercato, l’intera galleria commerciale è rimasta chiusa al pubblico, sia per la parte commerciale sia l’area di imbarco passeggeri e vendita biglietti dei traghetti.

A essere interessate dalla chiusura sono circa una trentina di attività, oltre alla Coop, tra cui una palestra, uno studio dentistico, una libreria, un negozio di parrucchiere, oltre a tabaccheria, una banca, una lavanderia e a un punto vendita molto grande di detersivi e prodotti per l’igiene personale e della casa.  

Proprio i gestori della palestra, sui canali social, hanno postato negli scorsi giorni un messaggio per avvisare gli scritti che “la non comunicabilità di una data di apertura non dipende da una nostra volontà ma solo ed esclusivamente dal nostro non sapere.

Purtroppo troppe chiacchiere inducono a considerare informazioni ufficiali quelle che in realtà non sono. Quindi ci spiace non potere essere più precisi, e sottolineiamo che, noi come voi, ma per motivi lavorativi, vorremmo essere dentro i nostri locali, ma ad oggi la direzione del Terminal non ha comunicato un ipotetica tempistica”. Il dentista, che ha il proprio studio all’interno della galleria, ha momentaneamente trasferito l’attività in Via Venezia, in una farmacia. Il supermercato ha invece invitato a utilizzare come punto di riferimento altri store nelle vicinanze, introducendo anche la possibilità per i soci di accumulare crediti da utilizzare poi alla Coop A. Negro una volta riaperta.  

Sulle cause del rogo sono in corso le indagini della Procura, anche se nelle scorse settimane è stata dissequestrata buona parte dell’area commerciale. Si continua a indagare per cercare di capire le reali cause ed accertare le eventuali responsabilità, anche dei danni occorsi a tre persone (due operai e un uomo che si trovava in bagno) che erano proprio nelle immediate vicinanze quando le fiamme sono divampato e che sono rimaste ferite e intossicate. A gestire il terminal Traghetti di San Benigno è Stazioni Marittime, guidata dal presidente Edoardo Monzani: in alcune recenti interviste, lo stesso ha dichiarato di essere in attesa di ricevere le verifiche che attestano la qualità dell’aria all’interno dei locali, e che si sta lavorando senza sosta per avere la possibilità di riaprire il prima possibile.  I disagi sono chiaramente notevoli, visto anche il periodo dell’anno: il mancato incasso del periodo natalizio peserà in modo importante sui bilanci delle attività, tanto da spingere diversi negozianti e gestori a scrivere per cercare di ottenere dei risarcimenti.

Per quanto riguarda il servizio di imbarco e sbarco passeggeri, sono state allestite delle biglietterie provvisorie a ponte Caracciolo e ponte Doria, mentre alcune compagnie di traghetti hanno iniziato a fare vendita biglietti e check in direttamente a bordo.