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Cultura | 26 dicembre 2023, 08:30

Librai per amore - Marco Carniglia, la passione per Topolino e una vita tra bancarelle e libri a Genova

Trentacinque anni di dedizione alla professione. Il suo punto vendita è un vero e proprio crocevia imperdibile per chi attraversa piazza Colombo

Librai per amore - Marco Carniglia, la passione per Topolino e una vita tra bancarelle e libri a Genova

Prosegue questo martedì, e andrà avanti per ogni settimana, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato ai librai che operano nelle varie bancarelle della città. Lo abbiamo chiamato ‘Librai per amore’ perché solamente una grande passione, oltre che un’enorme competenza, anima queste persone e le fa resistere con piacere per tante ore in strada, in qualsiasi condizione climatica. Vi racconteremo le loro storie, anche in concomitanza con la Fiera del Libro in Galleria Mazzini che prosegue sino all'Epifania. 

Marco Carniglia, libraio genovese, ha trascorso gran parte della sua vita dietro a una bancarella, guidato da una passione che affonda le radici nella sua infanzia. Cresciuto con l'amore per Topolino, ha iniziato a frequentare le bancarelle di Genova a 14 anni, lavorando per ottenere i desiderati numeri della celebre rivista a fumetti. 

“Fin da bambino ho sempre avuto la passione per le bancarelle - dice - Abitavo in un paese in provincia di Alessandria, Rocca Grimalda. Ero e sono tutt’ora appassionato di Topolino. Venendo a Genova all’età di 14 anni ho scoperto le bancarelle di piazza Colombo, prima ancora quelle di piazza Banchi. Lì ho trovato tanti numeri di Topolino che mi mancavano e, non avendo soldi, avevo iniziato a fare qualche lavoretto in queste bancarelle e venivo ricompensato con i numeri di Topolino.

Crescendo e con la necessità di cercarmi un lavoro la passione per la bancarella, non solo per i Topolino ma anche per i libri più in generale, è cresciuta e con la prospettiva del pensionamento del libraio che gestiva questa bancarella mi è venuta l’idea di subentrare. Nel 1988, facendomi imprestare una parte di soldi, ho rilevato al bancarella. Sono qui da 35 anni, poi la passione è diventata un dovere, un obbligo. Questo lavoro mi ha fatto crescere, ho imparato tante cose e molte altre le sto imparando”.

Con l'imminente pensionamento Carniglia teme che la sua figura professionale non sarà facilmente sostituita:

“Adesso mi ritrovo qui, a dover tirare avanti sempre più con fatica. La mia previsione è che dopo di me nessuno prenderà il mio posto. Ho ancora alcuni anni prima del pensionamento, sto facendo il conto alla rovescia perché l’interessa da parte della gente è sempre meno sia per i libri che per la cultura in generale. Dopo la pandemia ho notato un arretramento culturale, mi rendo conto che molta gente non solo non legge ma non è neanche capace a parlare. Una vera e propria involuzione della specie. Certe volte mi sento di troppo, mi sento come un leone in gabbia".

Marco Garibaldi

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