Le opportunità professionali nella Blue economy sono tantissime, ma troppo spesso le offerte di lavoro nel mondo dello shipping e della logistica superano il numero di persone con le competenze idonee a svolgerli.
Per questo motivo puntare sulla formazione sembra essere fondamentale più che mai. A fare il punto sulla situazione è Davide Falteri, imprenditore, Vicepresidente di Federlogistica e Consigliere Delegato del Comune di Genova in materia di nuovi insediamenti aziendali sul territorio, che in un’intervista ai microfoni di TeleRadioPace ha spiegato quali sono gli ambiti di riferimento e l’importanza di avvicinare i giovani a questo tipo di mercato del lavoro.
“Alcune professioni legate alla Blue economy prevedono la navigazione, ma la maggior parte consente la possibilità di rimanere sul territorio. Mi riferisco alla cantieristica navale ad esempio, che impiega un numero importante di lavoratori. “Riparazioni navali” tra Genova e Marsiglia ha circa 700 dipendenti” commenta Falteri. “Esiste poi una serie di nuove professioni che si possono sviluppare legate al mare e al digitale: oggi esiste un’eccellenza che si occupa di internet subacqueo, con tantissime opportunità per la nostra regione. Dobbiamo far di tutto per avvicinare i giovani alle professioni del mare, innanzitutto facendogliele conoscere. Entrando nelle scuole e negli istituti più tecnici, magari sfruttando le ore di laboratorio, per consentire ai ragazzi di conoscere quelle che possono essere le realtà lavorative e le opportunità per che riguardano la Blue economy, dalla crocieristica alla parte dei trasporti delle merci, dalla parte legata agli operatori terminalistici a tutto quello che riguarda la cantieristica navale, in cui in Italia siamo eccellenza a livello internazionale”.
L'intervista completa è disponibile a questo link.