/ Attualità

Attualità | 10 febbraio 2024, 08:00

L’ex Pintori diventa il primo ristorante di cucina romana nei vicoli: l’avventura di Valentina e Roberto Scarnecchia

L’amore per la cucina che unisce una famiglia: il padre da calciatore, stella della Roma, a chef. La figlia da food blogger e conduttrice televisiva a ristoratrice

L’ex Pintori diventa il primo ristorante di cucina romana nei vicoli: l’avventura di Valentina e Roberto Scarnecchia

Genova si prepara ad accogliere la prima trattoria romana nel cuore dei vicoli. L'ex calciatore e chef Roberto Scarnecchia e la figlia Valentina hanno rilevato l'ex ristorante Pintori, chiuso due anni fa dopo la morte del ristoratore Silvestro Pintori. 

Valentina sta lavorando già da mesi a un restauro completo, preservando gli arredi originali sotto la supervisione della Soprintendenza. L’obiettivo è aprire nel giro di pochi mesi.

 

Come ti sei avvicinata al mondo della cucina?

“Mio papà ha aperto prima la trattoria della Stampa a Roma con grande successo - ci racconta Valentina - Subito dopo ha aperto un’altra trattoria nell’altra sua città del cuore: Milano. Lui è romano ma noi figli siamo nati a Milano. Quindi anche mio padre ha questo legame con Milano. Poi abbiamo deciso di aprire a Genova perché io ora vivo qui e mio padre quindi voleva chiudere un cerchio”.

Dunque nata a Milano ma residente a Genova Valentina è laureata in pedagogia e ha gestito un centro per ragazzi adolescenti ma la sua vera passione è la cucina. Negli anni ha lavorato a diverse trasmissioni televisive diventando una vera e propria food blogger. 

“Mi sono sempre occupata di cucina. Non ho mai avuto un ristorante quindi questa per me è un’avventura. Ho deciso di cercare un locale nel centro storico perché l’ho frequentato tanto da ragazza e ci tengo che si riqualifichi”. 

Dopo due anni di chiusura, la trattoria di via di San Bernardo mira a riportare vitalità nella zona. Valentina gestirà il locale mentre il padre sarà il supervisore.

C’è secondo te un problema di degrado nel centro storico di Genova?

“La zona dove sarà il nostro ristorante era molto più in fase di degrado quando ero piccola - ci dice Valentina - È una zona che ora è stata ristrutturata così come diverse parti del centro storico, a oggi, sono meglio di vent’anni fa. La parola degrado penso sia sbagliata, piuttosto penso sia importante portare questi spazi alle vecchie glorie, riaprire le attività che negli anni sono state chiuse. I vicoli vuoti portano a creare zone di spaccio, zone spente e buie della città. Invece penso sia importante illuminare questi spazi. Negli anni durante il mio lavoro mi è capitato di vedere luoghi che erano abbandonati riprendere vita grazie all’apertura di un’attività, poi un’altra attività e così via. Quindi non è il degrado il punto ma l’abbandono"

 

Oltre a riqualificare la zona, l’obiettivo è di portare per la prima volta a Genova la tipica cucina romana mantenendo la storia della vecchia trattoria.

“Pintori era un’istituzione. Quando mi capitava di passarci davanti e lo vedevo chiuso mi faceva male - ci racconta - Quando sono entrata per la prima volta ho trovato tavoli, credenze, addirittura porte antiche. Abbiamo deciso di tenere tutto, terrò addirittura i decanter per il vino”. 

Un rapporto con il papà Roberto forte, che non è mai venuto meno ma, in questo ultimo periodo, si è rafforzato ulteriormente dopo la decisione di intraprendere questa nuova avventura genovese insieme.

Roberto, classe 1958, ha giocato come ala destra per squadre di prestigio come Roma, Napoli e Milan. Conosciuto anche come 'Speedy Gonzales' per la sua velocità e agilità, ha contribuito a vincere due Coppe Italia con la Roma e ha segnato un gol decisivo in un Derby della Madonnina con il Milan. 

 

Dopo il ritiro dal calcio, ha intrapreso un percorso accademico laureandosi in Economia politica. Ha ottenuto il patentino da allenatore e ha allenato diverse squadre dilettantistiche. Tuttavia la sua passione principale è sempre stata la cucina: dopo aver studiato negli Stati Uniti e frequentato corsi di cucina, Scarnecchia è diventato un rinomato chef.

“Diciamo che io ho assecondato lui perché mio padre è sempre stato uno sportivo, poi è entrato nel mondo della cucina - ci dice Valentina - Io l’ho fatto sempre attraverso il mondo televisivo mentre lui si è fatto i corsi di cucina e ha lavorato nelle cucine e ha avuto delle attività. L’ho visto passare dallo sport alla cucina e riuscire anche in questo. Oggi siamo qui a lavorare insieme”. 

Marco Garibaldi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium