L'infettivologo Matteo Bassetti ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla recente assoluzione da parte della Corte d'appello di Genova di Paolo Bendinelli, noto come 'guru' del centro Anidra, precedentemente condannato per la morte di Roberta Repetto, una donna di 40 anni deceduta nel 2020 a causa di un melanoma.
"Roberta Repetto - ricorda il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova - era stata operata nel 2018 per togliere un neo su un tavolo da cucina in una delle stanze del centro olistico Anidra di Borzonasca" nel Genovese, "senza anestesia né esami né terapia post-operatoria. Era poi stata tranquillizzata" sul fatto "che i dolori provati erano conseguenza di una 'purificazione spirituale', da curare con meditazione e tisane. Dopo un anno e mezzo" la giovane "era stata ricoverata, in condizioni disperate, all'ospedale San Martino per una gravissima forma di melanoma ormai in metastasi. Purtroppo non c'era più nulla da fare. In appello la procura aveva nuovamente chiesto 16 anni di reclusione per Bendinelli e 14 anni per" il medico del centro Anidra Paolo "Oneda, mentre i difensori avevano chiesto l'assoluzione dei due imputati". Bendinelli, condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo perché il fatto non sussiste. Oneda è stato condannato a 1 anno e 4 mesi, pena ridotta rispetto ai 3 anni e 4 mesi del primo grado. "Massimo rispetto per la sentenza e per la magistratura, ma da medico resto veramente senza parole", scrive Bassetti. "Scopo della scienza non è tanto quello di aprire le porte all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza", chiosa il medico su X citando Bertolt Brecht.