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Venerdindie | 22 marzo 2024, 15:30

VenerdIndie - Dal pop all'rnb, la cantautrice Juma si racconta: "È il momento di lasciar spazio alle donne"

Da poco è uscito il brano ‘Nero d’Avola’, un esercizio di stile che è piaciuto talmente tanto al suo produttore da diventare un singolo

VenerdIndie - Dal pop all'rnb, la cantautrice Juma si racconta: "È il momento di lasciar spazio alle donne"

Mariam Juma Shabani, in arte Juma, è una cantautrice cresciuta a Genova e da poco trapiantata a Torino. La sua anima si muove dal soul al pop, dall'elettronica all'rnb, sempre alla ricerca di un equilibrio in cui voce, personalità e intenzione riescono a trovare la dimensione giusta per lei.

Fresca di pubblicazione del suo secondo singolo, intitolato 'Nero d'Avola', si è esibita ieri, giovedì 21 marzo, in occasione di 'Balena Extra', che fino alla fine di maggio continuerà a portare ai Giardini Luzzati chicche musicali nostrane e non, proprio come Juma. 

Il suo primo Ep si intitolerà 'Confessioni': prodotto con Mattia Cominotto al Greenfog studio di Genova uscirà per Pioggia Rossa Dischi e Boc Music Group.

“Ho iniziato a fare musica quando avevo diciotto anni - racconta l'artista - Il primo approccio è stato con una band, poi dalla quarantena in avanti ho intrapreso il progetto solista”.

Lo scorso 8 marzo è uscito ‘Nero d’Avola’, un brano che sembrava destinato a non essere ascoltato, invece il pezzo è piaciuto talmente tanto al produttore che è diventato un singolo: “‘Nero d’Avola’ è stata scritta come esercizio di stile. Volevo fare un brano pop e mi piaceva l’idea di una scrittura triste in cui si parla di una delusione d’amore, ma volevo fare qualcosa che si potesse ballare. La canzone parla di quella fase di rottura di una relazione, quando stai un po’ da solo e cerchi conforto nell’alcol. Questo non è il modo per affrontare certe situazioni ma capita e quindi ci ho scritto su. È un brano che è piaciuto molto al mio produttore. Per me era un esercizio di stile quindi era da buttare o da tenere così. Invece lo abbiamo registrato, Mattia mi ha convinta ed è diventato un singolo. Sono molto contenta di poterlo cantare in giro”.

Tra i tanti live che Juma sta portando in giro tra Genova e Torino, si possono ascoltare alcune anticipazioni che saranno contenute nel primo Ep ma al momento, sulla data di uscita, l’artista non si sbilancia. “Fortunatamente, sto facendo abbastanza concerti, quindi bene, anzi, benissimo”.

“In casa si è sempre ascoltata tanta musica, prevalentemente rnb e pop. Beyoncé, Witney Houston e Shade sono sempre state le mie muse ispiratrici - racconta ancora - Mia madre, un po’ più attaccata alla musica italiana, prediligeva Giorgia e Laura Pausini, che si ascoltava a tutto volume. Le cantanti italiane sono sempre state la mia radio”.

Girl power dunque: "Mi piacerebbe vedere festival con tante ragazze, un po’ ci rimango male quando in un festival vedo solo artisti maschi. Mi sembra un po’ assurdo che ci sia solo una donna o due, oppure solo nel mese di marzo. Questo non aiuta le artiste a emergere e ad avere un po’ più di visibilità, nemmeno a prendere coraggio e mettersi in gioco. La situazione può cambiare. Chi organizza eventi dovrebbe fare molta più attenzione a questo”.

Isabella Rizzitano e Chiara Orsetti

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