L’appello diffuso via social è diventato virale nel giro di poche ore: “Aiutatemi a trovare l’uomo che ha soccorso mia figlia nella notte tra venerdì e sabato, dopo un brutto incidente. Sappiamo solo il nome: Sergio”.
Il post di Maria Teresa, la mamma della giovane coinvolta nell’incidente, ha fatto il giro dei social ed è comparso in ogni gruppo cittadino: “Mia figlia la notte tra venerdì e sabato ha avuto un brutto incidente in scooter in zona la Foce /Albaro (credo), purtroppo non si ricorda granché perché il trauma subito è stato grave e ancora non sono riuscita a recuperare il verbale dei Vigili urbani che sono intervenuti, l'unica cosa che ricorda di quei momenti è un signore di nome Sergio (è quasi certa che quello è il nome) che le ha immobilizzato la testa fino all' arrivo dell' ambulanza ...vorremmo rintracciarlo per conoscerlo e almeno ringraziarlo. Sicuramente è una persona che sa come fare il soccorritore. Grazie a tutti se riuscirete a farci avere queste informazioni”.
Il tam tam che ne è conseguito ha permesso di risalire al soccorritore che, per primo, ha prestato aiuto alla giovane in quei drammatici momenti. Si tratta dell’assessore del Comune di Genova Sergio Gambino.
Raggiunto telefonicamente, Gambino ha confermato quanto accaduto: “Mi trovavo in zona quando ho sentito il botto. Mi sono immediatamente avvicinato, ho tranquillizzato la ragazza e sono rimasto con lei tenendole la testa ferma fino all'arrivo dei soccorsi”.
L’incidente, avvenuto tra via Righetti e via Gobetti poco dopo l’una di notte, ha visto l’intervento dei soccorritori della Croce Bianca che hanno soccorso la giovane, una trentunenne, in codice giallo. Con loro anche gli agenti della Polizia Locale che hanno effettuato i rilievi e le verifiche del caso.
Per l’assessore con un passato tra i soccorritori volontari, si è trattato di un normale gesto civile: “Ho fatto quello che avrebbe fatto chiunque altro” ha ribadito.
Questa mattina Gambino ha fatto visita alla giovane, ricoverata nel reparto di Ortopedia all’ospedale San Martino di Genova in attesa di un secondo intervento. “Ho parlato con la mamma, ho saputo che mi stava cercando e questa mattina ci siamo incontrati”.