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Cronaca | 27 marzo 2024, 08:30

Morì soffocato dalla dentiera, i familiari chiedono giustizia per il grave episodio di malasanità

Enrico Bruno P. perse la vita a sessantasette anni alla fine del 2019. La perizia da parte del Tribunale: “A Villa Scassi imperizia, negligenza e imprudenza”

Morì soffocato dalla dentiera, i familiari chiedono giustizia per il grave episodio di malasanità

Era il 27 dicembre 2019 quando Enrico Bruno P., 77 anni, venne trasportato in ambulanza in ospedale per una bronco-polmonite. Nonostante la presenza del ponte dentale mobile fosse segnalata nella cartella clinica, una volta ricoverato, al paziente non fu rimossa la protesi e, nonostante lo stesso indicasse ripetutamente a gesti la gola, nessuno gli prestò la minima attenzione. 

L’anziano fu sottoposto ad una prima radiografia ma, incredibilmente, anche in questo caso, i sanitari non si accorsero della dentiera. Solamente in seguito ad una seconda radiografia e dopo giorni di interminabili sofferenze, i sanitari si resero conto finalmente dell’occlusione e rimossero la protesi, lesionando però irrimediabilmente le vie respiratorie del paziente che, ormai debilitato, spirava poche ore dopo.

I parenti, che si sono rivolti all'avvocato Elisabetta Marino - Senior Partner dello Studio Legale P&P -, in prima linea con la CP Servizi Medico Legali, realtà specializzata nei casi di responsabilità sanitaria, hanno avanzato un procedimento presso il Tribunale di Genova, i cui periti, oltre ad evidenziare le evidenti colpe mediche, hanno addirittura dimostrato come, durante tutto il ricovero, il paziente fosse in uno stato di incredibile trascuratezza, per giunta debilitato da una alimentazione assistita gravemente insufficiente, con un apporto calorico e nutrizionale ridotto ad un terzo circa del fabbisogno vitale.

La relazione peritale è stata depositata nell’aprile 2023 ma, ad oggi, l’Asl 3 Genovese e il Comitato Sinistri hanno temporeggiato con titubanti offerte definite dalla nipote dell’uomo, D.T., "del tutto irricevibili". “Inoltre”, aggiunge la nipote, "il rimbalzo di responsabilità dietro cui si nascondono i responsabili del procedimento è ancor più insopportabile, se si tiene conto delle gravissimea responsabilità accertate dai periti dal Tribunale’.

I parenti sono determinati a ottenere giustizia: “È assurdo morire in ospedale soffocati da una dentiera - conclude la parente - Non ci diamo pace per quanto è accaduto e vogliamo che questi errori, per i quali la Asl 3 non si è neppure scusata con noi, non si ripetano più in futuro. Il nostro Enrico Bruno è morto tra indicibili sofferenze e chi ha sbagliato deve pagare”.

Redazione

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