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Politica | 16 aprile 2024, 15:41

Spostamento depositi chimici, la palla passa a Roma. Giampedrone: “La surroga firmata dal sindaco è decaduta”

L’assessore ha risposto all’interrogazione presentata da Rossetti (Azione): “Scopriamo che il sindaco non ha surrogato ‘Carmagnani’, sarà interessante scoprire a Roma chi lo rappresenta”

Spostamento depositi chimici, la palla passa a Roma. Giampedrone: “La surroga firmata dal sindaco è decaduta”

La surroga temporanea di assoggettabilità della VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) del progetto di delocalizzazione dei depositi chimici ottenuta dal sindaco Marco Bucci è decaduta? A che titolo la lettera di un sindaco è valida dal momento in cui uno dei due soggetti dice che non è interessato al trasferimento?”. Queste, in sintesi, le domande che il consigliere regionale di opposizione Sergio Rossetti (Azione) ha posto alla giunta e all’assessore Giacomo Giampedrone in merito alla complessa e articolata vicenda che vede al centro lo spostamento dei depositi chimici di ‘Superba’ e ‘Carmagnani AC’ da Multedo a Ponte Somalia.

Altrettanto in sintesi, l’assessore regionale Giampedrone ha definito come “superata” la surroga firmata dal sindaco di Genova e ha rimandato la questione a Roma.

La surroga era stata presentata al fine di poter proseguire gli allora procedimenti in corso e l’Avvocatura di Regione Liguria, nella nota del 3 maggio 2023, ne aveva valutato la validità senza indicare un tempo certo alla sua temporaneità - ha risposto l’assessore Giacomo Giampedrone - il Settore Avvocatura la Direzione Affari Legislativi Istituzionali dice che la dichiarazione di surroga a firma del sindaco di Genova può ritenersi superata alla luce degli sviluppi procedurali intervenuti. La Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente ha ritenuto che il progetto presentato dalla ‘Superba’ debba essere assoggettato a VIA statale. Tale valutazione è stata confermata all’esito della richiesta di riesame in autotutela della società ‘Superba’ e di quella della stessa Regione Liguria. Il Settore Valutazione Impatto Ambientale di Regione Liguria ha quindi archiviato il procedimento di VIA regionale avente ad oggetto il progetto di ‘Superba’ nell'ambito del quale era stata acquisita la dichiarazione del sindaco di Genova. Pertanto la documentazione allegata al progetto presentato in sede regionale non risulta avere più rilievo a fronte dall'avvenuta archiviazione dello stesso, ad oggi, non impugnata e quindi definitiva. La valutazione del progetto, presentato in sede ministeriale e l'idoneità della documentazione allegata dal richiedente a supporto dello stesso risultano quindi ora di competenza statale”.

La verifica di assoggettabilità alla VIA ha lo scopo di valutare se un progetto può avere impatti significativi e negativi sull’ambiente e se pertanto dev’essere sottoposto a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

Nel marzo del 2023 la Regione, in merito al procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA per il progetto, ha richiesto a ‘Superba’ chiarimenti perché “il progetto riguarda la collocazione presso Ponte Somalia non solo dei depositi di ‘Superba’, ma anche della ditta ‘Carmagnani AC’” e richiedeva di inviare una copia dell’atto di delega per chiarire quali parti progettuali siano in capo al proponente ‘Superba’ e quali a ‘Carmagnani AC’ con la differenziazione delle aree che le due ditte andranno poi a occupare.

‘Carmagnani AC’, però, non ha formalmente aderito al progetto né delegato ‘Superba’ - si legge nell’interrogazione di Rossetti - quindi è intervenuto il sindaco di Genova con nota del 26 aprile 2023 in cui auspica “alfine del procedimento di assoggettabilità che ciò possa chiarire univocamente lo scenario progettuale e ambientale necessario alle valutazioni in capo a Regione Liguria e costituire, almeno temporaneamente, surroga in merito alle integrazioni e ai chiarimenti richiesti dalla stessa””.

E poi: “La surroga pone la questione della mancata titolarità di ‘Superba’ a presentare istanza di assoggettabilità alla VIA del progetto del trasferimento dei depositi di ‘Superba’ e ‘Carmagnani AC’. L’avvocatura della Regione il 3 maggio 2023 ha valutato valida la surroga proposta dal sindaco, ma non ha indicato un tempo certo sulla temporaneità rendendo di fatto la surroga da temporanea a “senza limite”. Recentemente i legali di ‘Carmagnani AC’ hanno dichiarato di non ritenere Ponte Somalia la soluzione per la delocalizzazione del proprio impianto industriale e hanno indicato un altro sito all’interno di Porto Petroli. Le dichiarazioni di ‘Carmagnani AC’ smentiscono e annullano la surroga del sindaco e sanciscono che Superba ha presentato senza avere titolo la richiesta di assoggettabilità della VIA avviata prima da Regione e attualmente in corso al Ministero dell’Ambiente. L’area individuata da ‘Superba’ a Ponte Somalia risulta ben più ampia rispetto a quella necessaria, vista la volontà di ‘Carmagnani AC’ di spostarsi in un altro sito e la delocalizzazione della sola ‘Superba’ è di fatto un progetto che richiede nuove procedure amministrative in quanto diverse”. 

Rossetti fa poi riferimento alla riunione della IV commissione dove “il presidente del Comitato Tecnico Regionale ha sostenuto che ‘Carmagnani AC’ è estraneo all’ittero amministrativo in corso”.
E conclude: “Alla luce dei fatti gli atti autorizzativi presentati da ‘Superba’ sono nulli perché la stessa non ha titoli per presentarli e il progetto non è realizzabile vista la mancata adesione di una delle due aziende interessate”.

L’importante è essere riusciti a mettere la testa sotto la sabbia in attesa che altri dicano che cosa fare - ha concluso Rossetti in risposta a Giampedrone - chiederò a qualche onorevole o senatore se il Ministero sta provvedendo con una VIA nazionale a fronte del fatto che ci ha chiesto quella VIA non ha titolo per parlare. Così va l’Italia, avete tirato la palla fuori dal campo, scopriamo che il sindaco non ha surrogato ‘Carmagnani’, sarà interessante scoprire a Roma chi lo rappresenta. È la prima volta in vita mia che un’amministrazione pubblica con conflitto di interesse ha surrogato una società affinché quella procedura potesse andare avanti. Chiederò a qualche collega romano a che titolo stiamo procedendo con una VIA che non ha trovato titolarità adeguata e corretta”.

Pietro Zampedroni


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