Stangata estiva per i clienti Telepass che dal prossimo luglio vedranno un raddoppio delle tariffe di telepedaggio.
Dall’attuale euro e ottantatré centesimi, costo del canone mensile per l’offerta base, si passerà a tre euro e novanta, che diventeranno quattro e novanta per chi sceglier di aderire al programma Plus.
Una vera e propria mazzata i sette milioni di utenti che hanno scelto il sistema di telepedaggio e che, nelle prossime settimane, valuteranno se continuare ad affidarsi a Telepass o scegliere metodi alternativi.
Nei giorni scorsi era stata proprio la società di Mundys ad annunciare la revisione delle tariffe, revisione che era andata di pari passo con una nuova strategia di posizionamento all’interno del mercato della mobilità.
Il telepedaggio, nei nuovi piani di Telepass, dovrebbe diventare solamente uno dei servizi offerti per garantire la possibilità di scegliere mobilità sempre già sostenibili e integrate con le necessità dei centri urbani.
Questo, nelle intenzioni della società, dovrebbe portare a raggiungere i dieci milioni di utenti nel giro dei prossimi sei anni.
Un calcolo che, tuttavia, viene messo fortemente in discussione dalla concorrenza che solletica sempre più chi utilizza i dispositivi solamente per pagare i pedaggi autostradali.
Unipol Move, dispositivo di Unipol, conta già circa settecentomila utenti e offre due tipologie di servizio permettendo l’uso ‘in abbonamento’ o il profilo ‘Pay per use’ che fa scattare il pagamento solamente nei giorni di utilizzo.
Al momento questo servizio non è utilizzabile all’estero ma, come accade per il Telepass, Unipol move permette di pagare le soste nelle aree blu e nei parcheggi convenzionati, l’area C di Milano, bollo e skipass.
Terza alternativa, tra le più vantaggiose, è quella di MooneyGo, controllata da Enel e Intesa Sanpaolo che, come Unipol Move, permette di scegliere tra due differenti usi.
Per l’abbonamento, l’attivazione di cinque euro si aggiunge a un canone di un euro e mezzo al mese; chi sceglie di pagare solo in caso di utilizzo deve considerare un costo di attivazione di dieci euro e poi due euro e venti al mese solo nei mesi in cui si effettua il pedaggio.
Due le targhe associabili a ogni singolo dispositivo ce consente di acquistare biglietti per treni e autobus e di noleggiare mezzi elettrici.
L’inizio di una vera rivoluzione se si aggiunge che continua a crescere il malcontento, soprattutto in Liguria, per la situazione delle autostrade.
Nonostante i numerosi interventi, infatti, a causare disagi sempre maggiori agli utenti sono proprio i cantieri che costellano la rete autostradale e che rendono la viabilità ligure un vero e proprio terno al lotto.
Redazione