L’oro di Alice D’Amato alle olimpiadi, la tradizione pallanuotistica locale e la relazione tra sport e cultura lanciano Genova ai vertici del mondo sportivo nazionale.
È quanto emerge dallo studio pubblicato dal Sole 24 Ore sull’indice di sportività delle città italiane, una graduatoria che vede il capoluogo ligure salire di dieci posizioni e piazzarsi sul terzo gradino del podio dietro a Bergamo e a Trento.
Una classifica stilata tenendo in considerazione quattro fattori: struttura sportiva, sport di squadra, sport individuali e sport e società.
Andando nel dettaglio delle voci che compongono il punteggio complessivo di 946 punti, Genova può vantare anche un primo posto nazionale per ‘struttura sportiva’ grazie all’oro olimpico di Alice D’Amato, fiore all’occhiello del movimento sportivo cittadino. Genova si piazza anche al secondo per i risultati ottenuti dagli uomini alle Olimpiadi 2024 e al terzo posto per numero di atleti tesserati. Male, invece, la voce ‘investimenti nello sport’ (37° posto nazionale) e ‘enti di promozione sportiva’ (47° posto).
Il secondo fattore, lo sport di squadra, vede Genova al 6° posto nazionale nel complesso, ma al primo per ‘altri sport di squadra’ dove spicca, in particolare, l’attività della pallanuoto locale, per tradizione ai vertici nazionali per numeri e per risultati. Il calcio cittadino, invece, con due squadre da anni stabilmente tra Serie A e Serie B in una città sotto il milione di abitanti, si piazza al 4° posto in Italia. Male il basket (80° posto) e la pallavolo (86°).
Spulciando ancora nei dettagli della classifica, si scopre che Genova non eccelle negli sport individuali piazzandosi complessivamente all’8° posto nazionale. Fanno eccezione solamente il nuoto e il tennis (entrambi al 3° posto), mentre restano indietro gli sport invernali (47°), l’atletica (55°) e il ciclismo (73°).
Alla voce ‘sport e società’ Genova risale al 5° posto nazionale, un capitolo in cui spiccano i due secondi posti per ‘media per lo sport’ e ‘imprese per lo sport’ ma, soprattutto, il primato nazionale per ‘sport e storia-cultura’. Male, invece, il mondo degli ‘amatori’ (43°).