/ Attualità

Attualità | 11 novembre 2024, 16:37

Controllori aggrediti: Roma punta sulle bodycam, le vedremo anche a Genova? I sindacati sollevano dubbi: “Possono essere un boomerang”

Per Edgardo Fano (Faisa Cisal) “L’accensione della telecamera rischia di aumentare la tensione con l’interlocutore”. E poi c’è la questione dell’utilizzo delle immagini

Controllori aggrediti: Roma punta sulle bodycam, le vedremo anche a Genova? I sindacati sollevano dubbi: “Possono essere un boomerang”

Il caso del capotreno accoltellato a Rivarolo ha fatto il giro d’Italia, scomodando (talvolta a sproposito) la politica e portando i sindacati a chiedere a gran voce più sicurezza. Il ferimento di Rosario Ventura è destinato a fare scuola e rappresenta il culmine di una lunga serie di episodi che hanno visto il personale dei trasporti finire vittima di aggressioni più o meno gravi.

La prima risposta arriva da Roma, dove si sono messe in campo le prime misure per garantire maggiore sicurezza sulle linee bus più a rischio. I controllori indosseranno una bodycam, avranno a disposizione un ‘panic button’ direttamente collegato al 112 e tutti i bus saranno geolocalizzati per consentire alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente. Sarà inoltre istituito un tavolo permanente per la sicurezza e sarà effettuata una mappatura delle zone più a rischio.

Le misure saranno adottate dopo la firma del protocollo di sicurezza che ha visto la partecipazione del prefetto, Lamberto Giannini, del sindaco, Roberto Gualtieri, del presidente della Regione Francesco Rocca, dei vertici aziendali del trasporto e dei rappresentanti sindacali.
Il mondo genovese dei trasporti era stato precursore del protocollo con la firma stipulata nel 2022 e l’applicazione di misure di sicurezza come le telecamere fisse sui bus, la mappa delle zone maggiormente rischiose, le cabine protette per i guidatori, il pulsante di allarme e diversi programmi di tutela come la costituzione di parte civile di AMT in caso di aggressione e una polizza assicurativa contro gli infortuni. 
Mentre per le bodycam il percorso sembra più articolato, come Edgardo Fano di Faisa Cisal: “Abbiamo provato a sperimentarla sul servizio provinciale, ma nessun controllore l’ha voluta. A volte è utile, ma in altre occasioni rischia di essere un boomerang perché l’accensione o la comunicazione dell’accensione rischiano di aumentare la tensione con l’interlocutore”. C'è poi il problema dell'accesso alle immagini: oggi i video registrati dai sistemi installati sui bus sono consultabili solo dall’autorità giudiziaria, e lo stesso dovrebbe valere per le bodycam.

Stiamo facendo incontri continui con il Comune e con la Polizia Locale per segnalare le linee più problematiche e le situazioni di pericolo - prosegue Fano - teniamo una mappatura, cosa non semplice perché, a differenza di quanto accade sulle ferrovie dove, grazie alla Polfer, è più semplice avere una disponibilità di dati, sul trasporto pubblico locale non è possibile. Infine stiamo puntando anche sui Daspo, ma non ci sono ancora le condizioni. È un dispositivo che esiste, ad esempio, per aree definite come la metro, ma non è applicabile sui mezzi mobili”.

Quanto successo a Rivarolo è solo l’ultimo segnale di un problema che affonda radici profonde e che chi lavora nei trasporti conosce a memoria. Le misure introdotte a Roma, quelle già sperimentate a Genova, sono passi necessari, ma non sembrano risolutivi e, soprattutto, non sembrano di facile introduzione tra norme notoriamente poco elastiche e dinamiche che possono variare da bus a bus, da passeggero a passeggero. E intanto si continuano a contare le aggressioni fisiche ai danni di controllori, l’ultima proprio pochi giorni fa nella centralissima via Fiume. Mentre, come conclude Fano: “Quelle verbali nemmeno si contano più”.

Pietro Zampedroni

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium