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Sport | 30 novembre 2024, 17:50

Sampdoria, il 3-3 in extremis con il Catanzaro scatena tutta la rabbia dei tifosi. Sottil: "Io a rischio? E' l'ultimo dei miei problemi, devo pensare subito al Sassuolo"

Il giovane Leonardi al 90' evita il quarto ko casalingo. Errori marchiani e difesa vulnerabile rimettono due volte in carreggiata la squadra di Caserta, che chiude in dieci per il rosso a Pompetti. E la panchina di Sottil traballa sempre di più: "Siamo più dispiaciuti e arrabbiati del pubblico, la squadra deve trovare maggiore serenità"

Foto G. Siri

Foto G. Siri

Aveva chiesto prestazione e tre punti mister Sottil alla vigilia di Sampdoria-Catanzaro, ma il 3-3 agguantato in extremis grazie alla prima rete in campionato del baby attaccante Leonardi (seguita dal clamoroso errore di Tutino a porta vuota al minuto 96) è un tiepido brodino che non evita la plateale contestazione a fine partita da parte della Gradinata Sud, inferocita con la squadra per l'ennesima occasione buttata all'aria.

Non bastano infatti le reti di Sekulov e Tutino a scuotere la Samp, rimontata due volte e superata dalla tripletta di uno scatenato Iemmello: a pesare ancora una volta la troppa passività difensiva nei momenti cruciali della gara, con errori evitabili e atteggiamento rivedibile.

Un mix che mette sempre più a rischio la panchina di Sottil: ferocia e determinazione, ingredienti su cui si sono sempre basate le squadre del tecnico piemontese, se non abbinate a un'identità di gioco che stenta a intravedersi, pur con un passo in avanti rispetto alla prova di Palermo, rischiano di compromettere definitivamente la stagione blucerchiata. 

"Abbiamo approcciato bene nel primo tempo, senza concedere nulla e trovando meritatamente il gol. Negli episodi poi ci sono delle disattenzioni, non possiamo prendere due gol su calcio piazzato: bisogna essere più lucidi e concentrati, tirando fuori tutta l'esperienza necessaria a gestire determinate situazioni. Sono dettagli da mettere a posto, ma la squadra ha comunque reagito una volta in svantaggio, cercando di vincerla fino alla fine. Siamo più dispiaciuti e arrabbiati dei nostri tifosi che, giustamente, dopo averci sostenuto, hanno fischiato: il mio compito è quello di sistemare gli errori e preparare al meglio la partita di Sassuolo. E' un momento tosto, ma dobbiamo andare avanti a testa bassa".

Dribblata senza troppi giri di parole la domanda sul possibile esonero: "Io in bilico? E' l'ultimo dei miei pensieri, resto concentrato sul mio ruolo di allenatore e penso solamente a preparare la gara di Sassuolo. Ho a disposizione un gruppo che ha qualità, ma è necessario riprendere a marciare come si deve. Non voglio cercare alibi, però ci sono alcuni giocatori importanti da recuperare che andranno ad arricchire le possibili alternative prima e durante la gara. Serve più serenità, senza avere tutto quel macigno sulla schiena che ti oscura la concentrazione. Con una o due vittorie di seguito la squadra potrà sbloccarsi".

Nel frattempo circa 200 tifosi si sono radunati in corso de Stefanis per contestare la squadra all'uscita dallo stadio.

Paolo Garassino


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