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Sport | 17 gennaio 2025, 22:22

Sampdoria, è un incubo senza fine. Riccio illude, il Cesena ribalta tutto con Antonucci e Donnarumma: blucerchiati sempre più nel baratro

Ennesima prova desolante davanti al pubblico di Marassi: la squadra di Semplici sale a dodici gare di fila senza vittorie, resta in piena zona playout e perde anche Tutino per infortunio

Sampdoria, è un incubo senza fine. Riccio illude, il Cesena ribalta tutto con Antonucci e Donnarumma: blucerchiati sempre più nel baratro

E' ormai riduttivo parlare di crisi. La Sampdoria prosegue la sua desolante discesa agli inferi perdendo 2-1 nell'anticipo della 4^ giornata di ritorno di Serie B: il “Ferraris” diventa terra di conquista anche per il Cesena di Mignani, capace di ribaltare con Antonucci e Donnarumma una squadra in caduta libera e che, al termine delle gare del weekend, potrebbe ritrovarsi addirittura in zona retrocessione diretta.

Tutino in panchina e Beruatto dal primo minuto sono le principali novità di Leonardo Semplici, che abbandona il canonico 3-5-2 alzando Akinsanmiro sulla linea di Pedrola subito alle spalle di Coda unica punta. L'approccio dei blucerchiati è aggressivo e viene subito premiato al minuto otto, quando dal piede di Coda parte un pallone morbido che Riccio, in proiezione offensiva, calcia di prima col sinistro trovando la risposta di Klinsmann, superato poi dal tap in dello stesso difensore ex Modena, al primo centro in campionato.

Una situazione sulla carta ideale per la Samp, considerando velocità e strappi di Akinsanmiro e Pedrola da sfruttare in ripartenza: il Cesena riesce però ad alzare i giri del motore e a spaventare Ghidotti con un paio di conclusioni di Antonucci, il più pericoloso e intraprendente nell'undici di Mignani. Ed è proprio l'attaccante cresciuto nella Roma a firmare la rete del pareggio alla mezz'ora, quando il suggerimento di Ciofi, tenuto in gioco da Riccio salito in ritardo rispetto ai compagni di reparto, libera il diagonale in corsa del ventitrè bianconero che si infila tra le gambe di Meulensteen e alla destra di Ghidotti.

Semplici cerca di tenere alto il morale dei suoi, ma due innocue conclusioni di Coda dimostrano la difficoltà dei blucerchiati ad arrivare con pericolosità dalle parti di Klinsmann. Il Cesena prova a giocarsela al massimo nonostante un rendimento in trasferta da dimenticare, mentre la Samp si dimostra troppo scolastica in fase di possesso, anche dopo l'ingresso di Tutino e Ioannou al posto di Pedrola e Beruatto, entrambi sottotono.

Le occasioni da gol latitano, ma a punire ancora i blucerchiati è la troppa passività della linea difensiva che, al 63', permette a Shpendi di raccogliere il lancio dalle retrovie di Prestia e di appoggiare al limite a Donnarumma, bravo a infilare in buca d'angolo il pallone del 2-1.

A complicare ancor di più i piani di Semplici c'è l'infortunio di Tutino – si teme un lungo stop per lui - costretto a lasciare il campo a Niang, subito in campo dopo l'arrivo a Bogliasco in settimana. Leonardi e Sekulov sono le ultime mosse della disperazione, ma il forcing finale doriano, se così può essere chiamato tra lanci nel vuoto e idee totalmente annebbiate, permette al Cesena di ritrovare i tre punti lontano da casa e di salire momentaneamente in zona playoff, spedendo nel baratro, tra gli assordanti fischi dei tifosi, una Samp da incubo.

Il tabellino:

SAMPDORIA – CESENA 1-2

Reti: 8' Riccio – 30' Antonucci, 63' Donnarumma

Formazioni:

SAMPDORIA (3-4-2-1): Ghidotti; Riccio, Meulensteen, Veroli; Venuti, Bellemo, Yepes (68' Niang), Beruatto (56' Ioannou); Akinsanmiro, Pedrola (56' Tutino (68' Sekulov)); Coda (79' Leonardi). A disposizione: Vismara, Scardigno, Depaoli, Fisher, Ricci, Vieira, Vulikic. Allenatore: Semplici

CESENA (3-4-2-1): Klinsmann; Ciofi, Prestia, Mangraviti; Adamo, Calò, Bastoni, Donnarumma (74' Celia); Tavsan (85' Francesconi), Antonucci (92' Pieraccini); Shpendi (85' La Gumina). A disposizione: Fontana, Pisseri, Berti, Ceesay, Curto,  Kargbo, Mendicino, Piacentini. Allenatore: Mignani

Arbitro: Collu di Cagliari
Assistenti: Moro di Schio e Ricciardi di Ancona
Quarto ufficiale: Ramondino di Palermo
VAR: Volpi di Arezzo
AVAR: Guida di Torre Annunziata

Paolo Garassino


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