I treni non hanno le ali. E quando si muovono lungo i binari che collegano Genova a Milano, sembrano spesso portarsi dietro un’ombra fatta di minuti persi, di coincidenze sfumate, di nervi tesi tra i vagoni. A gennaio, la linea ferroviaria che unisce le due città si conferma invece un terreno di sfida tra i passeggeri e il tempo.
L’analisi della circolazione ferroviaria pubblicata da GenovaMilano Assoutenti è un documento che non lascia scampo ai tentativi di minimizzazione. Numeri, percentuali, cause dei ritardi. Una fotografia giornaliera di una tratta fondamentale per pendolari, studenti, lavoratori, viaggiatori occasionali. Il responso? Il ritardo è una costante più che un’eccezione.
A gennaio, il tempo medio di ritardo si è aggirato sugli 8-10 minuti, con punte anche di 20 minuti e oltre per alcune corse.
Il dato che fa più rumore è la percentuale di treni puntuali, cioè quelli che arrivano con meno di cinque minuti di ritardo: circa il 50%. Una moneta lanciata in aria ha più o meno la stessa possibilità di atterrare su testa o croce. La puntualità sulla Genova-Milano, quindi, è un caso più che una certezza.
I numeri dicono altro, e lo dicono chiaramente. I problemi non nascono dal nulla. Le principali cause dei ritardi sono i conflitti di circolazione (che suona burocratico, ma si traduce in treni che devono aspettare per far passare altri treni) e i guasti infrastrutturali. Seguono guasti ai convogli, ritardi in partenza, e poi le cause meno frequenti ma non meno impattanti, come il maltempo o fattori esterni.
Gli InterCity se la passano male: la loro puntualità è sotto il 50%. Peggio ancora per i Frecciarossa, che dovrebbero rappresentare l’alternativa veloce ma che si trovano anch’essi impantanati nelle maglie di una rete che sembra sempre sul punto di cedere. I Regionali? Resistono a fatica, con dati che oscillano tra un 60% di corse sotto i 5 minuti di ritardo e punte di inefficienza preoccupanti.
Numeri che si inseriscono in un contesto di attualità fatto di parole che lasciano intravedere una speranza, anche se solo sulla carta. Il presidente Marco Bucci ha messo sul tavolo l’obiettivo di collegare Genova e Milano in meno di un’ora. Nell’attesa che la promessa si avveri, ai pendolari non resta che guardare i freddissimi numeri che disegnano una realtà quotidiana tutt’altro che entusiasmante.