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Attualità | 02 febbraio 2025, 18:29

Carignano, Aster avvia una valutazione su tutti i pini di corso Podestà per capirne lo stato di salute

Il procedimento si rende necessario a seguito del crollo di un albero l'altra notte. Intanto si vara il programma dei reimpianti per il 2025

Carignano, Aster avvia una valutazione su tutti i pini di corso Podestà per capirne lo stato di salute

L’albero caduto per le forti piogge due notti fa in corso Podestà, provocando danni ad una autovettura, ha evidenziato ancora una volta il problema della sicurezza. Un tema che Aster deve affrontare ogni giorno: non a caso nelle prossime ore tutti i pini adiacenti a quello caduto a Carignano verranno analizzati per capire il loro stato di salute. 

In termini generali nel 2024, su un totale di 39.360 alberature censite nel territorio di Genova, l’azienda municipalizzata del Comune, presieduta da Massimo Tiscornia, ha effettuato una valutazione di stabilità su 2.175 alberi, pari a circa il 5,5% del patrimonio arboreo complessivo. 

A seguito delle valutazioni tecniche, è stato necessario abbattere 153 alberi, lo 0,39% del totale censito e il 7% di quelli sottoposti a verifica stabilità per garantire la sicurezza pubblica e la salute del verde urbano.

Ma in un’ottica compensativa sono stati piantati 245 nuovi alberi (99 alberi nell’area Levante/Medio Levante, 85 alberi in Val Bisagno, 61 alberi nell’area Ponente/Val Polcevera).

“I numeri dimostrano un impegno concreto per il ripristino e il rafforzamento del patrimonio verde - spiega il Ceo Francesca Aleo -  con un rapporto di 1,6 nuovi alberi piantati per ogni albero abbattuto. Anche per il 2025 sono già stati programmati i reimpianti di 130 alberi che verranno effettuati nelle prossime settimane a cui si aggiungeranno quelli che verranno aggiunti in autunno”.

Quelli già programmati saranno così collocati: 32 piante nei cantieri Pnrr zona via Sampierdarena e limitrofe, 36 alberi in zona centro levante e 62 alberi in zona ponente

“Gli interventi fanno riferimento anche ai progetti Pnrr, a sostegno di una progettualità che mira ad una città sempre più sostenibile e resiliente - continua Francesca Aleo - come accaduto nel caso degli alberi di Brignole. Nell’area sono stati collocati tredici Pinus piena e Pinus Halepensis lungo viale Thaon di Revel mentre un ulteriore pino è stato collocato in viale Cardona, alle spalle dell’edicola, per compensare l’abbattimento effettuato ad agosto. Abbiamo rispettato i tempi e mantenuto tutte le promesse”.

La motivazione dell’abbattimento dei pini di Brignole era unicamente legata al rischio di caduta. Gli alberi presentavano danni irreparabili alle radici o al tronco, dovuti ad attacchi fungini a seguito di ripetute ferite che avevano provocato una debolezza strutturale irreversibile e non curabile. Un pericolo in una zona altamente frequentata e di continuo passaggio come quella davanti alla stazione. 

Era una situazione da gestire con grande prudenza e lo si è capito con chiarezza lo scorso 24 dicembre quando a Roma nel parco “Livio Labor”, in zona Colli Aniene, un albero è crollato, causando la morte di una donna di 45 anni e il ferimento grave di una sua amica. Le due donne erano sedute insieme su una panchina, mentre i figli della donna deceduta – tre bambini di 12, 10 e 7 anni – giocavano a poca distanza.

L’albero, un pioppo cipressino, si è abbattuto improvvisamente, probabilmente a causa delle forti raffiche di vento. La tragedia ha immediatamente sollevato polemiche sulla gestione del verde pubblico a Roma. Secondo i rilievi effettuati sull’albero, le sue radici erano state tagliate presumibilmente durante lavori stradali risalenti a oltre dieci anni fa e risultavano ormai secche. Gli esperti intervenuti sul posto hanno sottolineato che l’albero non mostrava segni visibili di cedimento, ma hanno richiesto ulteriori analisi tomografiche sull’intero filare per valutarne la stabilità. Purtroppo non c’è stato il tempo per effettuarle.

Redazione La Voce di Genova

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