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Attualità | 23 luglio 2025, 08:00

Impianto di riciclo in via Sardorella, continuano i disagi. Il Municipio: “Serve una soluzione che tuteli gli abitanti”

I residenti chiedono risposte sul futuro dell’impianto di trattamento plastiche che è causa di miasmi e proliferazione di insetti. Il presidente Michele Versace esprime perplessità sul previsto potenziamento della struttura: “Sopralluogo svolto con l’assessora Pericu, fiducioso in uno sforzo per andare incontro alle esigenze dei cittadini”

Impianto di riciclo in via Sardorella, continuano i disagi. Il Municipio: “Serve una soluzione che tuteli gli abitanti”

L’impianto di trattamento delle plastiche di via Sardorella, in Valpolcevera, continua a essere una spina nel fianco per i residenti e i lavoratori della zona, che da tempo segnalano disagi legati a forti odori e alla presenza di insetti, soprattutto con l’arrivo della calda stagione. La struttura dovrebbe essere potenziata per mitigare questi problemi ma, secondo il presidente del Municipio Michele Versace, la questione è ancora da tenere sotto controllo: “Tendenzialmente sono contrario a questa decisione – spiega Versace – per il punto in cui lo stabilimento è collocato, pur essendo consapevole che, qualora si decidesse di procedere, si farebbe tutto il possibile per rendere l’impianto a impatto quasi zero per i residenti. L’assessora all’Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Silvia Pericu ha effettuato con me un sopralluogo, ed è stata molto attenta ad accogliere le segnalazioni e le problematiche. Non so come si concluderà la questione di questo impianto, ma sono convinto che la città abbia sicuramente bisogno di strutture di questo tipo, lo sappiamo tutti. Ritengo però fondamentale fare uno sforzo per individuare aree possibilmente lontane dalle abitazioni, perché io cerco sempre di mettermi nei panni degli altri”.

Molte segnalazioni sono arrivate in questi mesi dai residenti, rappresentati da Massimiliano Pettinari del Comitato Non solo Borgo, che ha anche evidenziato come la viabilità e i trasporti nella valle contribuiscano all’inquinamento atmosferico, sottolineando l’urgenza di interventi che mettano al primo posto la tutela della salute dei cittadini e un adeguamento delle infrastrutture al crescente impatto ambientale di queste attività.

Io mi schiero convintamente dalla parte di chi non desidera che quell’impianto venga potenziato in quella zona - prosegue a spiegare Versace -. Lo dico anche per esperienza personale, perché ho vissuto da vicino la situazione: la filiale dell’azienda per cui lavoravo si trovava proprio davanti all’impianto, con magazzino e uffici, ed era colpita da problemi come la presenza di molte mosche. Sono certo che, qualunque decisione si prenda, sarà fatta con consapevolezza e responsabilità, anche se a volte alcune scelte sono inevitabili. Ribadisco però che i cittadini stanno solo esprimendo preoccupazioni legittime e che è giusto ascoltare le loro ragioni prima di procedere”. 
 

Chiara Orsetti


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