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Attualità | 04 febbraio 2025, 15:20

Caos trasporti in Liguria, l’assessore Scajola rilancia sull’aumento dei rimborsi e apre a modifiche al contratto di servizio: “Non è la Bibbia”

In consiglio regionale seduta monotematica su uno dei temi maggiormente sentiti, bocciata la risoluzione unitaria delle opposizioni

Caos trasporti in Liguria, l’assessore Scajola rilancia sull’aumento dei rimborsi e apre a modifiche al contratto di servizio: “Non è la Bibbia”

Come richiesto dai gruppi di opposizione, il consiglio regionale si è riunito oggi in seduta monotematica per discutere dello stato del trasporto pubblico in Liguria. Tema delicato, ampio, alimentato dalle polemiche di inizio anno per i costanti ritardi dei treni e il concomitante aumento di biglietti e abbonamenti poi stoppato in extremis dall’intervento della giunta regionale. Ma il tema c’è ancora e si ripresenta ogni mattina, quando i pendolari fanno i conti con ritardi, cancellazioni, incertezze costanti.

Le opposizioni hanno insistito sui temi cardine: programmazione dei lavori, aumento dei chilometri erogati, stop all’aumento dei biglietti anche al di là della ‘toppa’ messa a inizio anno, aumento del materiale rotabile, indennizzi automatici per i titolari di abbonamento, investimenti sull’intermodalità, stazioni accessibili. Una generale richiesta di risposte, dopo settimane di dichiarazioni di intenti, che si è tradotta nero su bianco in una risoluzione unitaria da parte dei gruppi di opposizione (tra le richieste anche la modifica al contratto di servizio 2018-2032 tra Regione Liguria e Trenitalia), documento bocciato dalla giunta.

Nella propria risposta l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Scajola, ha spaziato dai problemi infrastrutturali alle tariffe per poi dirsi disponibile anche a possibili modifiche al contratto di servizio. Oltre ad annunciare somme in arrivo per il trasporto su gomma (si parla di circa 10 milioni di euro, entro settembre).
In questo Paese c’è un tema infrastrutture, in altri hanno avuto più coraggio e la responsabilità ce l’hanno tutti i governi - ha detto Scajola in aula - torneremo sul tema dei finanziamenti, ma devo dire che siamo riusciti a ottenere fondi aggiuntivi che sono già un segnale importante. Insieme all’Umbria ci siamo inseriti in una dinamica nazionale che vedeva protagonisti Lombardia e Lazio con cui divideremo 120 milioni e tra queste c’è anche la piccola e tenace Liguria. Abbiamo già preso l’impegno con i sindacati di mettere l’intera quota sulla gomma”.

Sul tema tariffe, poi, Scajola ha così ribattuto alle accuse arrivate dai banchi dell’opposizione: “Se consideriamo la corsa semplice in una tratta di 11-15 chilometri in Liguria costa 3 euro, in Piemonte 2,5 e in Toscana 2,8. Ma in Liguria i pendolari fanno l’abbonamento a tariffe più basse rispetto a Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria: sempre in una ipotetica tratta di 11-15 chilometri si pagano 42 euro, in Piemonte 56, in Toscana 51. L’annuale è di 420 euro contro i 511 della Toscana”.

Voglio un servizio diverso - ha concluso Scajola tornando su un proprio cavallo di battaglia - determinate situazioni da RFI e Trenitalia non sono assolutamente tollerabili. Può capitare un guasto o un problema tecnico, ma non si abbandonano lavoratori e viaggiatori sui treni. Per quanto riguarda i rimborsi, abbiamo il 20% per ritardi o soppressioni, vogliamo arrivare al 30% ma la differenza la deve mettere RFI”.

A margine, poi, l’assessore regionale ai Trasporti ha aperto a possibili modifiche sul contratto di servizio: “Non è la Bibbia, è un documento importante che ha molte parti importanti, gli anni passano e le cose possono anche cambiare, stiamo lavorando per valutare quegli aspetti che possono essere modificati. Quando si tratta di migliorare siamo aperti a qualsiasi tipo di proposta. Stiamo aspettando i nuovi amministratori unici di RFI e Trenitalia, quando saranno in carica avremo un incontro con il presidente Bucci”.

Pietro Zampedroni

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