Da Sestri Ponente in tutto il mondo, a New York, in Russia e passando anche per Budapest: queste sono alcune delle tantissime mete raggiunte dalla compagnia di danza contemporanea sestrese 'Kseij Dance Company', fondata nel 2016 in collaborazione tra una scuola di danza del quartiere ponentino, 'Alla Poilova', e il fondatore (nonché coreografo e ballerino) sestrese Alekseij Canepa.
Realtà cresciuta a livello locale, iniziata con gli allievi della medesima compagnia presi direttamente dalla scuola di danza, ha saputo crescere sempre più nel corso del tempo, affermandosi quindi non solo in Italia ma anche nel panorama internazionale: "Negli anni abbiamo aumentato i nostri giri e siamo riusciti a fare audizioni trovando ballerini che arrivavano da Milano o, comunque, fuori Genova - racconta il fondatore Alekseij Canepa -, rendendo possibile l'ampliamento del nostro corpo di ballo a livello professionale e non dilettantistico. Abbiamo fatto, così, tantissimi spettacoli nel capoluogo ligure, partecipando anche puntualmente al Festival Lunaria in Piazza San Matteo. La nostra è una compagnia nata a Sestri Ponente, in una realtà, locale, che ha saputo raggiungere mete internazionale, ottenendo anche riconoscimenti come in Russia dove abbiamo vinto il premio come 'Miglior Coreografia di danza contemporanea'".
Il fondatore, Alekseij Canepa, fin da piccolo ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della danza: "Io sono figlio d'arte e l'ho avuta sempre dentro al sangue - racconta -. Nel corso degli anni, ho studiato tanto e vedendo che come ballerino iniziavo ad ottenere sempre più successo, ho perseguito questa strada sempre più convinto fosse il mio percorso. Poco prima che mancasse Mario Porcile, l'inventore del Festival di Nervi, sono stato l'ultimo a ricevere il suo premio come 'Premio al Talento' presso il Teatro Verdi durante un concorso. Dopo diverse esperienze nazionali, ho deciso di trasferirmi per dieci all'estero, trascorso per la maggior parte in Germania, ma anche in Ungheria e partecipando a diverse tournée in tutto il mondo".
Dopo dieci anni trascorsi all'estero, il ballerino decide, però, di fare ritorno con un obiettivo chiaro e preciso: smuovere le acque della danza in Italia. "In tutto il Paese è difficile muoversi in questa disciplina, soprattutto a Genova, perché la danza, quella professionale, è messa molto da parte - racconta -. A Genova siamo pieni di scuole di danza, di tante opportunità per i più piccoli di crescere, ma sul fronte eventi e spettacoli di un certo livello ce ne sono troppo pochi. Quindi, proprio per questo motivo, ho deciso di tornare per smuovere la situazione, organizzando anche degli eventi in tema, tra gli ultimi un evento di beneficienza presso il Teatro Verdi a Sestri Ponente: questo perché l'idea è di portare il pubblico ad avvicinarsi sempre più a questa forma d'arte. Il pubblico è abituato ad andare a vedere l'opera piuttosto che il cinema, ma il balletto è ancora poco considerato soprattutto considerando che, ultimamente, l'importante Teatro Carlo Felice ne propone pochi".
Attualmente, la 'Kseij Dance Company', ha tre spettacoli previsti a Genova, con la première la prossima domenica 2 marzo presso il Teatro Stradanuova: "Lo spettacolo si intitola 'Sur/Reale #2', che sarebbe la seconda edizione di un format precedente che ha funzionato - chiarisce il coreografo -. Proporremmo al pubblico non uno spettacolo con una storia intera, bensì diversi pezzi medio-lunghi dai quindici ai venti minuti: questo perché nell'esperienza precedente, abbiamo notato che le persone rispondono bene a questa varietà".
Lo spettacolo si suddividerà in quattro coreografie ben precise e ognuna di queste avrà una propria narrazione slegata dalle altre: "Sono tre mie una di un coreografo ospite che arriva da Parigi. La prima, 'TravelNerds', ha un filo comico e vedrà un gruppo di scolari perdersi in gita: è una storia surreale che vedrà lo svolgimento di una serie di sfortunati eventi che accompagneranno il gruppo durante il viaggio. Il secondo, 'Odi et Amo', vedrà in scena un trio di uomini: la scena racconterà come ognuno di noi ha dentro di sé un angioletto e un diavoletto. Ci sarà, quindi, un ballerino, che sarò io, e altri due che saranno la coscienza interna. La coreografia, in questo caro, esplora quindi la dualità attraverso il movimento e la danza sarà proprio il mezzo per rappresentare i conflitti emotivi e psicologici tra il desiderio, la passione, la rabbia e la sofferenza. Poi abbiamo il terzo momento, 'A.D.', proposto dal coreografo ospite di Parigi, Khaled Idriss Abdulahi, dove si affronta il tema delle dipendenze, che non per forza sono negative ma anche 'buone' in questo caso. In sostanza, esamineremo l'impatto che la dipendenza relazionale può avere sulla vita dell'essere umano, analizzando le diverse fasi attraverso cui una persona può attraversare, approfondendo le ripercussioni di questo stato e considerando non solo gli effetti sul singolo individuo, ma anche le sue implicazioni a livello collettivo. Infine, proporremo il 'BOLERO' in una versione rivisitata accompagnata dal musicista tedesco Daniel Hatvani. Sarà una reinterpretazione emotiva e simbolica delle celebre composizione di Maurice Ravel: i ragazzi rappresenteranno i minatori perché questa musica è molto ripetitiva e mi ha dato un senso di duro lavoro, da qui l'idea di dare questa nuova chiave interpretativa rappresentando i minatori".
Tra le quattro coreografie, una sarà proprio proposta dal coreografo ospite da Parigi, Khaled Idriss Abdulahi, vincitore di un bando che la compagnia propone ogni due anni dedicata alla selezione di coreografi: "Il bando si rivolge ad una categoria specifica under35 - racconta Canepa -. Quest'anno, abbiamo ricevuto ben duecento candidature proveniente da tutto il mondo e la selezione è stata davvero molti difficile. Oggi siamo alla quarta edizione di questo bando e nelle precedenti abbiamo selezionato due italiane, uno olandese e uno greco. Questo progetto rientra sempre nella mia volontà di smuovere le cose, ovvero portare un po' di internazionalità nella città di Genova e che, onestamente, oggi manca. Sempre tutto quanto con le mie forze economiche, perché non abbiamo oggettivamente nessun tipo di sostegno".
In apertura dello spettacolo, però, ci sarà un'iniziativa molto importante: "Proprio in questa occasione, abbiamo deciso di ospitare tre scuole di danza al fine di sostenere le realtà danzanti di Genova e che porteranno in scena una coreografia per scuola - chiarisce il coreografo -. Le scuole saranno: Studio Danza Alla Poilova, Questioni di Danza e ABC Danza Genova". Sempre nell'ottica iniziative e proposte, la compagnia offre anche generalmente una preziosa opportunità rivolta a tutti gli allievi delle scuole di danza provenienti da diverse città d'Italia: "Noi come compagnia, inoltre, offriamo la possibilità di uno stage, garantendo la facoltà di studiare a diretto contatto con i ballerini della compagnia e il repertorio, introducendosi così non solo nel lavoro della compagnia, ma potendo anche ballare proprio i pezzi del repertorio".
Aspettative e interpretazione dello spettacolo del pubblico: su questi fronti, Alekseij Canepa ha le idee chiare. "Beh, innanzitutto, mi auguro tanto pubblico - afferma sorridendo -. Per quanto concerne, invece, l'interpretazione, io credo che ogni spettacolo di danza dev'essere interpretato liberamente da ciascuno. Lo spettacolo, in sostanza, può piacere come non piacere, ma per me l'importante è che il pubblico esca dalla sala con un'emozione, bella o brutta che sia. Perché uscire senza avere nulla, vuol dire aver perso".
Danzatori:
Arianna Carino
Irene D’Agostino
Gaia Catassi
Aurora Dieci
Elia Santonastaso
Francesco Gerbi
David Manzoni
Alekseij Canepa
Assistente alle coreografie: Andrea Colli


















