“È già domani per la Genova che vogliamo”. Inizia così il post sulla pagina social di Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Genova. La sua campagna elettorale, anche alla luce dello slogan scelto, si inserisce in una visione di consapevolezza sociale e politica nei confronti delle disuguaglianze e dei diritti civili, e rappresenta un punto chiave del suo approccio amministrativo. La sua proposta mira a contrastare le disuguaglianze, promuovere pari opportunità e garantire servizi accessibili a tutte e tutti. In questo senso, si potrebbe pensare alla cultura woke, letteralemente ‘consapevole’, che in questi giorni è stata dibattuta anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nel suo caso, pronunciando la frase “Il nostro Paese non sarà più woke”, intendeva sferrare un attacco ai liberali, accusati di essere lontani dalla realtà, ideologici e poco pragmatici. Per Salis, invece, la città di Genova ha proprio bisogno di inclusione, cambiamento e diritti civili.
"In questi giorni ho ascoltato tante persone e raccolto la richiesta che arriva da tutte e tutti: la nostra città, che da anni attraversa una crisi profonda e perde migliaia di residenti, ha bisogno di cambiare - ha scritto Salis -. Voglio dare ascolto a questa richiesta di cambiamento e trasformarla in una grande energia positiva, capace di rimettere in moto Genova. Un percorso in cui non sarò sola, ma insieme a una squadra unita e sempre in mezzo alle persone, alle tante associazioni e realtà che rendono vivi i nostri quartieri. Non è una prospettiva lontana, ma un progetto concreto."
Uno degli aspetti centrali del suo programma è la creazione di opportunità di lavoro stabile e di qualità per contrastare l'esodo di giovani che, sempre più spesso, si vedono costretti a lasciare la città per cercare fortuna altrove. Salis propone una Genova che investa nei servizi di qualità, riduca le disuguaglianze e torni a essere un luogo attrattivo per chi desidera costruire il proprio futuro qui: “È già domani per il cambiamento che serve a Genova. Una città capace di creare le condizioni per il lavoro stabile e di qualità. Una città in grado, finalmente, di offrire opportunità e non costringere più tante e tanti giovani a cercare la propria realizzazione altrove. Una città che non si rassegna alle diseguaglianze e torna a investire nei servizi di qualità diffusi in tutti i quartieri”.
Il messaggio di Salis si chiude con un invito a guardare avanti: "Mi candido a Sindaca di Genova perché non possiamo rassegnarci al declino della nostra straordinaria città che deve diventare più giusta, più solidale e più forte. Perché è già domani per la Genova che vogliamo".