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Attualità | 04 aprile 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - La basilica di San Siro

Una storia secolare che parte dal Medioevo e arriva ai giorni nostri passando per il grande rinnovamento barocco che ha fatto di questa chiesa e delle storie che la vedono protagonista, una delle più affascinanti di Genova

Un tempo fuori dalle mura, oggi la basilica di San Siro si nasconde nel cuore del centro storico di Genova affascinando con la sua bellezza le tante persone che, per caso o meno, si trovano a passarle accanto.

La chiesa è una cassaforte straordinaria di storia e ricchezza artistica che affonda le sue origini all’epoca paleocristiana e che ha visto le grandi trasformazioni del periodo barocco renderla ciò che oggi possiamo vedere, grazie all’impronta delle ricche famiglie genovesi.

La basilica di San Siro ha un’origine antichissima: secondo alcune fonti, il primo edificio sacro risalirebbe addirittura al IV secolo anche se con ogni probabilità fu eretta nel VI secolo. 

Inizialmente dedicata ai Dodici Apostoli, venne intitolata a San Siro, primo vescovo di Genova, attorno alla metà del IV secolo. Nel Medioevo, essa fu la prima cattedrale di Genova, all’epoca dipendente da Milano, titolo poi ceduto all’attuale San Lorenzo nel X secolo. 

Durante il XII secolo, San Siro venne ricostruita in stile romanico, ma il suo aspetto attuale è il frutto di una ristrutturazione avvenuta tra il Cinquecento e il Seicento, in piena epoca barocca. 

Nel 1580 la parte meridionale della chiesa venne completamente distrutta da un incendio portando i Padri Teatini, che ne avevano da poco ottenuto l’affidamento, a decidere per un rifacimento totale.

Seguendo i dettami della Controriforma, la basilica venne radicalmente trasformata per poi essere ultimata con la facciata Neoclassica solamente nell’Ottocento.

Tre navate riccamente decorate da opere barocche in cui si ritrova la famiglia Carlone come principale decoratrice, nella basilica non mancano il marmo e il bronzo, come testimoniato dall’alter maggiore del Puget. Tra le opere pittoriche, a catturare l’attenzione è l’Annunciazione di Orazio Gentileschi ma anche le tele del Piola, del Fiasella e di De Ferrari, unite a tutte le altre dei maestri, costituiscono uno dei più importanti compendi di arte barocca genovese.

Il Secolo dei Genovesi ha segnato il massimo splendore per la città, non solo nelle attività bancarie, nei traffici e nei commerci marittimi che l’avevano resa una potenza al pari delle grandi nazioni europee, ma anche per il fermento culturale e per l’attenzione all’arte che in quegli anni erano un fil rouge per gli aristocratici. 

Il nuovo stile architettonico, con le sue linee monumentali, le decorazioni elaborate e la scenografica disposizione degli spazi interni, aveva lo scopo di celebrare la grandezza della Repubblica di Genova e la devozione della sua élite. Furono proprio queste famiglie a finanziare i lavori di restauro e ad arricchire la chiesa con opere d’arte straordinarie.

Se i Rolli ci hanno abituato a dimore private, com’è stato per la basilica di Santa Maria Assunta, e come sarà poi per altri due edifici religiosi, anche la basilica di San Siro è una chiesa che si lega alle famiglie genovesi.

Molti dei nobili che abitavano questi palazzi, infatti, contribuirono in modo significativo alla trasformazione della chiesa, commissionando opere d’arte e finanziando la decorazione degli interni. Il mecenatismo di queste famiglie si tradusse in un tripudio di affreschi, stucchi dorati e altari in marmo pregiato, facendo della chiesa una sorta di estensione sacra dello sfarzo dei Rolli.

Un dettaglio che non sfuggì a Rubens, tanto da diventare uno dei soggetti inseriti nella sua pubblicazione sui palazzi di Genova.

Entrando nella basilica di San Siro, il visitatore è accolto da un ambiente maestoso, dove arte e spiritualità si fondono in un’armonia suggestiva. La navata centrale è dominata da decorazioni dorate e da affreschi imponenti, mentre le cappelle laterali ospitano dipinti e sculture di alcuni dei più grandi artisti genovesi dell’epoca.

Visitare questa basilica significa compiere un viaggio attraverso i secoli, scoprendo il fascino di un’epoca in cui Genova era una delle capitali del barocco europeo. Che si tratti di un appassionato d’arte o di un semplice visitatore, San Siro regala un’esperienza unica, in grado di raccontare la storia di una città che ha saputo coniugare magnificenza e spiritualità.

Isabella Rizzitano

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