"Perché battagliare, quando invece possiamo creare un legame, una sinergia, che potrebbe permettere un rilancio del quartiere?": così afferma Antonello Calautti, Presidente Cna Commercio-Turismo e proprietario dello storico bar di Sestri Ponente 'Tentazioni Cafè', in merito a Fincantieri e al suo rapporto con la delegazione.
L'idea di Calautti è ponderata e parte proprio dal presupposto che Fincantieri è, oggi, una realtà strutturata nel territorio e sempre più in espansione: "Dobbiamo fare qualcosa di e per il sociale - afferma - anche legato all'azienda, che ha esperienza e una solida base finanziaria, creando ad esempio un museo della sua storia (anche navale) che possa diventare un polo attrattivo per tutti i cittadini, per i giovani ma anche per i turisti".
Al centro del discorso del presidente, quindi, è che questo museo possa essere un punto di riferimento anche sul piano turistico: "Penso, ad esempio, a tutti quei turisti che si recano in città sulle navi da crociera - racconta -. Ecco, sarebbe bello fornire a loro una brochure indicando la presenza del museo e, perché no, proponendo anche un collegamento diretto con una navetta che possa portarli dal centro a Sestri Ponente".
"Noi non abbiamo, oggettivamente, del turismo nel nostro quartiere - prosegue - e questo museo potrebbe portare un certo flusso commerciale e, nel caso, convincere tanti investitori ad investire nel nostro quartiere, creando un certo stimolo e un bacino d'utenza che oggi non c'è".
E poi, la sua visione del ponente genovese: "Portiamo del bello qui, da noi, perché il ponente è tra le principali arterie della città - continua -. Noi dobbiamo essere aiutati, perché se no non possiamo fare tutto quanto da soli. Penso che, la mia idea, possa essere un beneficio e un guadagno per e di tutti".
Un museo che, secondo Antonello Calautti, potrebbe avere anche "rilievo nazionale" capace, così, di "portare persone nuove, creando un giro nel quartiere, una nuova linfa". E sul dove realizzarlo, la proposta: "Ci sono tantissimi spazi - chiarisce -. Se potessi dettarli io, lo metterei al posto di Esselunga, tanto per dirne una, o comunque a prescindere in altri spazi abbandonati dove eventualmente potrebbero sorgere, o essere destinati, altri grandi colossi commerciali".
Durante l'intervista, il messaggio rivolto al futuro presidente di Municipio (che, in questo momento, vede candidati Nunzio Rondoni (Forza Italia) per il centrodestra e Fabio Ceraudo (M5s) per la coalizione del centrosinistra: "Le mie proposte sono sempre le stesse, in primis con un occhio di riguardo alla vivibilità e al vivere nel quartiere - chiarisce -. Ad esempio, l'altra volta con mia figlia, di otto anni, sono passato nel piazzale dove sorgerà, in teoria, Esselunga e mi ha detto 'papà, cosa ci faranno qui? Sarebbe bello un campo sportivo o un palasport'. Ecco, questo che ho detto è lampante (come tante altre persone e ragazzi hanno detto), perché mette in chiaro come nel nostro quartiere è necessario avere più spazi sociali e aggregativi, che siano funzionali al ritorno di un certo benessere b che non è, intendiamoci, in questo caso economico, ma che mira alla vivibilità quotidiana della delegazione".
"Io non voglio e non devo vedere un territorio maltrattato e, soprattutto, non devo pensare di abbandonarlo perché non è servito come si deve - prosegue il presidente Cna Commercio-Turismo-. Faccio un altro esempio: in questi giorni, parlando con una giovane laureata, mi ha detto che sta pensando di andarsene via da Sestri Ponente perché, per andare in centro, precisamente alla Foce, ci mette praticamente un'ora. Ecco, questo è un altro problema: siamo mal collegati con il centro di Genova. Penso sia necessario avere, quindi dei collegamenti più veloci, perché non possiamo permetterci che le persone, soprattutto i giovani, siano costretti a dover scegliere di spostarsi perché non siamo ben collegati. Sono questi, a mio avviso, gli aspetti (e non solo) da tenere in considerazione e che chi governerà in futuro dovrà farsene carico".