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Attualità | 21 aprile 2025, 08:00

Euroflora porta in dote un parco urbano da trentaquattromila metri quadrati: dal 4 maggio il polmone verde del Waterfront cercherà la propria identità

Nuovi spazi a due passi dal mare tra alberi, palme, campi sportivi e un’area per eventi. Sottoterra duecento posti auto e la promessa di incastrarsi con la viabilità del futuro

Euroflora porta in dote un parco urbano da trentaquattromila metri quadrati: dal 4 maggio il polmone verde del Waterfront cercherà la propria identità

Nella settimana più densa in questa primavera genovese, stretta tra il lunedì di Pasqua e un 25 Aprile impreziosito dalla visita in città del Presidente della Repubblica, giovedì 24 vedrà la luce la tredicesima edizione di Euroflora. Appuntamento clou del mondo floricolo nazionale ed europeo, per il suo ritorno nel 2025 ha trovato nuova ‘casa’ al Waterfront di Levante con un inedito prolungamento nel parco urbano da trentaquattromila metri quadrati: la vera eredità che resterà poi in dote a Genova dopo il 4 maggio, quando Euroflora sarà solo un ricordo.

Tra qualche inevitabile ritardo e adattamenti del progetto in corso d’opera, il nuovo parco di piazzale Kennedy rimarrà come polmone verde all’interno del nuovo Waterfront di Levante e nasce con l’obiettivo di ricucire il tessuto urbano tra piazza Rossetti, il quartiere della Foce e le aree di Ponente, restituendo a viale Brigate Partigiane una prospettiva visiva aperta verso il mare e valorizzando la connessione con gli spazi pubblici circostanti.

Il totale dell’intervento copre una superficie complessiva di cinquantacinquemila metri quadrati con un progetto che prevede alberature, una sorta di radura urbana, e filari di palme nella zona più vicina al mare. Al centro uno spazio polifunzionale che vedrà la luce con Euroflora e, poi, rimarrà a disposizione per eventi. Mentre a Ponente troveranno spazio i campi sportivi.

La dotazione botanica sarà varia: pini di Aleppo, carrubi e altre specie selezionate per la loro resa estetica e adattabilità, mentre le palme alterneranno Phoenix dactylifera e Washingtonia robusta. 
Sotto a tanto verde, la parte forse meno nobile dal punto di vista naturalistico, ma la più apprezzata da chi frequenterà la zona: un parcheggio interrato da duecento posti con accessi collegati alla nuova viabilità del Waterfront e l’uscita su corso Marconi. La viabilità sarà poi studiata per intrecciarsi con tutti i futuri interventi tra accesso al Palasport e ipotesi di collegamento con il tunnel subportuale (se e quando ci sarà).
Diversi gli accessi al parco, con un ingresso principale in asse con piazza Rossetti e altri varchi laterali che condurranno alla passeggiata sulla spiaggia.

Capitolo ‘costi’. Il parco urbano pesca dal PNRR per poco più di ventiquattro milioni di euro e dal PNC per seicentomila euro, mentre dal Fondo Opere Indifferibili arrivano due milioni e mezzo.

Undici giorni di eventi, un’attesa scandita da annunci e presentazioni a non finire, ma anche una dote che Genova riscuoterà quando gli stand e i visitatori se ne saranno andati. Il tempo dirà se avrà onorato le aspettative e se la città e il quartiere avranno quel giovamento ora annunciato solamente sui rendering e nelle conferenze stampa. Dal 4 maggio inizia la caccia all’identità del nuovo parco.

Pietro Zampedroni

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