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Attualità | 29 aprile 2025, 16:34

La lezione si fa al cinema con “Flow”, 380 studenti dell’IC Pegli imparano a leggere le immagini e se stessi

Grazie al bando Cips, il multisala The Space del Porto Antico si trasforma in un’aula scolastica per scoprire l’animazione d’autore, le emozioni condivise e l’alfabetizzazione visiva. La dirigente Orselli: “Un percorso che valorizza l’arte in tutte le sue forme, trasversale ai diversi ordini scolastici”

Andare al cinema anziché a scuola.

No, non è la trovata di qualche studente o studentessa che, ai primi caldi che annunciano l’estate, decide di marinare le lezioni; al contrario, è l’iniziativa formativa che ieri, lunedì 28 aprile, ha visto coinvolte gli otre trecento ottanta allievi dell’Istituto Comprensivo Pegli.

Per loro, infatti, la giornata è cominciata al cinema ma non guardando un film distrattamente, bensì con un’esperienza collettiva, immersiva e formativa resa possibile grazie alla vittoria, per il secondo anno consecutivo, del bando Cips – Cinema e Immagini per la Scuola.
La visione si è svolta nella sala più grande e suggestiva della città, quasi completamente piena in ogni fila di posti. Protagonista sul grande schermo il film “Flow” del giovane regista lettone Gints Zilbalodis, capolavoro di animazione premiato in tutto il mondo e recente vincitore dell’Oscar per il miglior film d’animazione.

“Il movie day – osserva la dirigente Marina Orselli – è un evento che ha richiesto uno straordinario impegno da parte dell’intero corpo docenti che ringrazio ed arriva a coronamento di un percorso durato due anni scolastici nei quali, grazie al finanziamento ministeriale, diverse centinaia di studenti dai 3 ai 13 anni hanno beneficiato di percorsi di educazione all’immagine, visioni di film d’autore in sale cinematografiche, incontri con registi, laboratori di cinema e molto altro. Questa propensione all’arte rientra nell’offerta formativa della nostra scuola che propone, oltre a specifici indirizzi alla Secondaria quali il musicale, il linguistico, il digitale, lo sportivo, anche un indirizzo artistico diffuso, cioè trasversale ai vari ordini, caratterizzato da attività laboratoriali di scenografia, pittura, musica, teatro e cinema”.

“Flow” racconta di crescita e relazione, e ha incantato studenti e docenti con le sue sequenze silenziose e poetiche, dove un gatto nero solitario attraversa paesaggi incantati e territori sconosciuti, scoprendo lungo il viaggio il valore dell’incontro con l’altro e la forza dell’amicizia.

Al termine della visione, gli studenti sono stati invitati a scrivere nei loro “quaderni del cinema”, uno strumento di riflessione e condivisione ideato all’interno del percorso di alfabetizzazione all’immagine curato dall’associazione knz-kinoglaz.

Questo film mi ha trasmesso molte emozioni, soprattutto felicità, perché vedere quel piccolo gatto che cerca di sopravvivere e, allo stesso tempo, salva i suoi amici, mi ha fatto sentire bene” scrive Sofia, della prima; “Mi hanno fatto rabbia i quattro cani che abbandonano il gruppo alla fine del film” precisa Antonio, della seconda. Ancora: “Ho provato un po’ di paura, perché il mio peggior incubo è che il mondo venga completamente sommerso” scrive Cesare; “C’era da perdersi nella bellezza del blu dell’acqua e del verde della natura: sono stati i miei due colori preferiti” confessa Giorgia.
Il suono del film mi rimbombava nel cuore” racconta Giacomo.
Ho amato lo splendido rapporto di amicizia che si instaura tra tutti i protagonisti, perché anch’io vorrei avere tanti amici così simpatici” scrive Agata.

I giovani spettatori sono stati accompagnati da critici e formatori esperti nell’analisi del linguaggio audiovisivo, imparando a decifrare luce, inquadrature, suoni, montaggio, scenografia e personaggi, confrontando la narrazione con la propria esperienza.

Tra i momenti più apprezzati, l’armonia tra gli animali, la simpatia dei capibara, e il fascino del serpentario, figura mitica ispirata alla fenice, protagonista di un volo finale che ha lasciato il pubblico in un silenzio carico di meraviglia.

In un’epoca dominata dalle visioni casalinghe e frammentarie, il Movie Day ha ribadito l’importanza della visione collettiva. In sala, il silenzio, le risate e le emozioni condivise hanno fatto da eco a un’esperienza viva: un cinema che “respira” insieme al pubblico.

Il percorso di “Flow”, partito dal Festival di Cannes nel 2024, si è trasformato in un caso cinematografico globale: premiato ad Annecy, amato dalla critica, e ora entrato nelle aule scolastiche come strumento educativo e poetico.

Redazione

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