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Attualità | 30 aprile 2025, 14:29

San Teodoro, recordo di inquinamento il 25 aprile

Mai così alti i fumi delle navi in via Bari. La Rete Associazioni San Teodoro denuncia: “Respiriamo aria di pessima qualità per colpa del porto, servono soluzioni concrete”

San Teodoro, recordo di inquinamento il 25 aprile

È stato un 25 aprile da record quello del quartiere di San Teodoro ma non per le celebrazioni della Liberazione, bensì per i livelli di biossido di azoto proveniente dalle navi da crociera attraccate al porto.

La denuncia arriva dalla Rete Associazioni San Teodoro, che parla di “una situazione altamente critica”, registrata dalla centralina ARPAL di via Bari tra le 9 e le 21.

In particolare, tra le 17 e le 18, la concentrazione di biossido di azoto ha raggiunto 86 μg/m³, superando ampiamente i valori di altre zone critiche come via Buozzi (64 μg/m³) e corso Gastaldi (33 μg/m³). A fine giornata, la media giornaliera a San Teodoro è stata di 44 μg/m³, un valore che oltrepassa la soglia raccomandata dall’OMS, pari a 25 μg/m³.

“Se più indizi si configurano come una prova, tutto fa pensare che la causa della pessima qualità dell’aria registrata in via Bari il 25 aprile possa essere stata l’arrivo contemporaneo di due grandi navi da crociera, attraccate allo stesso molo e costrette a tenere in funzione i potenti generatori alimentati a gasolio marino e a GNL, per tutte le dieci ore della loro sosta [in attesa che, finalmente, le banchine vengano elettrificate]”.

Il vento da Sud, registrato a partire dalle ore 9, avrebbe fatto da veicolo, trasportando verso le alture di San Teodoro le emissioni inquinanti delle due imbarcazioni. Emissioni che sarebbero iniziate con l'arrivo delle navi intorno alle 8:00 e diminuite solo dopo la loro partenza, intorno alle 17,30.

Una situazione non isolata: solo nel 2024, per 21 giorni, la stessa centralina ha registrato valori giornalieri superiori a 50 μg/m³, ben oltre il nuovo limite fissato dalla Direttiva Europea UE 2024/2882. “Purtroppo per San Teodoro, respirare aria di pessima qualità, a causa delle attività portuali, non è una novità”.

A preoccupare ulteriormente è il fatto che non si tratti solo delle grandi navi da crociera: traghetti più vecchi, con motori meno efficienti e più frequenti approdi, aggravano la situazione.

Attiva dal 2023, la Rete Associazioni San Teodoro si batte per una migliore qualità dell’aria nei quartieri affacciati sul porto. Tra le azioni concrete proposte c’è la volontà di proseguire con l’attività di controllo della Capitaneria di Porto , anche grazie alle segnalazioni delle ‘sentinelle dei fumi’; la modernizzazione delle flotte di traghetti e navi da crociera, adottando standard ecologici più elevati; lo scaglionamento degli arrivi e delle partenze delle navi per evitare picchi di inquinamento e congestionamento veicolare nella zona tra Di Negro e San Benigno. 

Ma soprattutto, la Rete chiede un intervento istituzionale forte: “Per raggiungere questi e altri obiettivi a tutela della salute, la Rete associazioni San Teodoro ha chiesto l’intervento del Prefetto affinché convochi i ‘portatori di interesse’ e le autorità competenti, orientandoli verso una rapida soluzione dei problemi e coordinandone gli interventi in tal senso, per realizzare un nuovo ‘modello Genova’: quello di una convivenza proficua e salutare tra il Porto e la sua città”.

Redazione

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