La parola a Disco Club, le uscite della settimana - Serata speciale per il ritorno di "Live at Pompeii" dei Pink Floyd

Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto! 

Appuntamento imperdibile per gli amanti della musica e dei vinili d’autore: Disco Club, storico negozio di Via San Vincenzo, annuncia per giovedì 1° maggio un’apertura serale straordinaria alle 21. Il motivo? Un’uscita che fa tremare i polsi: la nuova edizione restaurata e rimasterizzata del leggendario Live at Pompeii dei Pink Floyd, il film-concerto girato nell’anfiteatro romano nel 1971 e uscito nel 1972.

Una chicca per collezionisti e fan, riproposta oggi in ben quattro versioni – doppio CD, doppio LP, Blu-ray e DVD – tutte remixate in stereo, 5.1 e persino Dolby Atmos dal guru del suono Steven Wilson. Durante la serata, sarà possibile ricevere gadget esclusivi come la shopper e il poster ufficiale della band, in quantità limitata. “Se ve lo perdete, i vostri vicini vi irridono”, scherza Dario, sempre attento a mescolare ironia e passione.

Ma le novità non si fermano qui. Dal progressive psichedelico si passa al punk storico con Live in USA 1978 dei Sex Pistols. Una tripla uscita in vinile rosa, volutamente “antipatica” e ingombrante, che raccoglie tre concerti di quel tour americano breve e sgangherato: una testimonianza cruda e affascinante del caos post Never Mind the Bollocks.

Per chi cerca sonorità più moderne e teatrali, arrivano i Ghost, band svedese nota per il suo immaginario occulto e il frontman in abito papale. Con Impera avevano già diviso il pubblico; ora tornano con “Skeletà”, un album che spinge ancora di più sull’estetica anni ’80, tra orchestrazioni cinematografiche e hard rock barocco. La versione limitata colorata è già molto richiesta.

Infine, un ritorno inaspettato: Beirut, alias Zach Condon, pubblica “A Study of Losses”, un disco che lo riporta alle atmosfere circensi e malinconiche dei suoi esordi. L’album è, in realtà, la colonna sonora di una performance acrobatica di un circo svedese, e segna un nuovo capitolo nella carriera del cantautore americano.