ELEZIONI COMUNE DI GENOVA
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Politica | 30 aprile 2025, 09:21

Elezioni comunali, Piciocchi: “Prima di noi il Comune aveva 185 milioni di debiti con Amiu, arriveremo al sessantasette per cento di differenziata entro il 2027”

“Le nostre soluzioni sono pratiche e operative, chiunque promette la riduzione della Tari senza alternative plausibili a queste nostre soluzioni sta semplicemente mentendo ai genovesi”

Pietro Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra

Pietro Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra

Pietro Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra, punta sul tema della raccolta rifiuti e dell'igiene urbana attaccando il centrosinistra sui conti di Amiu.

Nel primo nostro ciclo amministrativo del 2017 abbiamo dovuto affrontare, tra i tanti problemi lasciati dalle giunte precedenti, la questione dei 185 milioni di debiti che il Comune di Genova aveva accumulato verso AMIU per la questione rifiuti e per un livello di raccolta differenziata bloccato al 33% - dice Piciocchi in una nota - abbiamo trovato un'azienda distrutta, senza soldi, senza continuità aziendale, con un contratto di servizio in scadenza e con i fidi delle banche revocati. In poche parole, un'azienda ad un passo dal fallimento.  In questi anni abbiamo rinnovato il contratto di servizio con la Città metropolitana, esteso il bacino di utenza a parte cospicua del territorio metropolitano, risanato finanziariamente l'azienda, lanciato un nuovo piano industriale con la sostituzione di numerosi mezzi, assunto nuovo personale e avviato la costruzione di un nuovo impianto di trattamento meccanico biologico a Scarpino, dove siamo riusciti ad aprire il terzo lotto di discarica. Abbiamo soprattutto difeso la nostra azienda pubblica che la sinistra nel 2017 stava svendendo ad Iren per due soldi con i lavoratori”. 
“Inoltre - aggiunge il candidato sindaco - grazie all’introduzione di moderni processi di conferimento e all’ammodernamento di quelli di trattamento, siamo riusciti ad arrivare al 52% di raccolta differenziata a fine 2024. Adesso abbiamo un nuovo obiettivo: arrivare al 65% entro il 2027 e, insieme a Regione Liguria, realizzare un impianto di valorizzazione energetica dei rifiuti che è il solo modo per ridurre in modo cospicuo la Tari, che oggi risente ancora degli strascichi dei debiti lasciati dal centrosinistra, come certificato dalla Corte dei Conti nel 2020”.

Poi Piciocchi passa alle proposte: “Le nostre soluzioni sono pratiche e operative, chiunque promette la riduzione della Tari senza alternative plausibili a queste nostre soluzioni sta semplicemente mentendo ai genovesi. Ecco cosa bisogna fare nei prossimi anni: Nuovo impianto di chiusura del ciclo e di valorizzazione energetica dei rifiuti*: Svilupperemo un impianto che veda AMIU, da sola o in partnership con altri enti, nel ruolo di soggetto attuatore e gestore del ciclo dei rifiuti e della valorizzazione energetica. Con i ricavi derivanti dalla gestione del nuovo impianto, oltreché rendere più solida l'azienda, si potrà abbattere la TARI in modo consistente; Rafforzamento del centro di selezione e separazione di plastica e metalli e dell’impianto di compostaggio*: potenzieremo le strutture a disposizione per velocizzare e ottimizzare il centro di selezione e l’impianto di compostaggio del Comune di Genova; Prosecuzione campagne educative nelle scuole e negli esercizi commerciali*: rafforzeremo le campagne di comunicazione e sensibilizzazione verso i giovani e la cittadinanza e punteremo sugli eco-incentivi per le famiglie virtuose nella differenziata, con sconti sulla Tari; Consistente potenziamento della presenza di operatori ecologici sul territorio ad integrazione delle operazioni di spazzamento meccanizzato; Completeremo il passaggio a tariffazione puntuale affinché la TARI sia commisurata alla quantità di rifiuti prodotta”.

“Il tema dei rifiuti è l’esempio perfetto per spiegare agli elettori la differenza tra le parole e i fatti, tra noi e chi vorrebbe prendere la gestione del Comune di Genova. Dal 2017 al 2024 abbiamo stanziato 82 milioni di euro per impianti, automezzi e sistemi evoluti nella raccolta dei rifiuti, investimenti che sono valsi il premio di Legambiente per il comune più virtuoso nel riciclo, sia nel 2021 che nel 2024. Basti pensare che nel 2016 i dipendenti Amiu erano 1470, nel 2024 sono arrivati a 2100 - conclude il candidato sindaco Pietro Piciocchi - abbiamo investito anche 3 milioni di euro per la bonifica delle discariche abusive, riaperto la discarica di Scarpino che era chiusa dal 2014, eliminato i miasmi dalla Volpara e potenziato con forza il servizio dell’Ecovan, con 45 mezzi che ogni giorno ritirano rifiuti ingombranti in giro per la città, il doppio dei mezzi che c’erano nel 2016. Tutto questo spiega esattamente qual è la differenza tra le parole e i fatti: nei prossimi cinque anni vogliamo continuare su questa strada, aumentando ulteriormente la raccolta differenziata e riuscendo finalmente ad abbassare la Tari, una tassa resa un macigno per le tasche dei genovesi dalla disastrosa gestione del passato, un danno alla cittadinanza che stiamo riparando e che vogliamo continuare a riparare”.

Redazione


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